CAMPIONATO AL VIA. Mazzamauro: “Saremo protagonisti” Dopo lo spettacolo offerto domenica sera al Giraud in Coppa Italia, la stagione 2019/20 del Savoia entra nel vivo. Il patron chiama tutti a raccolta: “Per la C sarà lotta a 3 tra noi, Palermo e Messina. Chiederò di rivoluzionare i play-off”.

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mazzamauro_ciroLa qualificazione al secondo turno di Coppa Italia ha rappresentato un buon viatico per l’imminente inizio del campionato, il vero obiettivo di un Savoia determinato ed ambizioso che ha voglia di stupire e di lasciare un segno importante. Ne abbiamo parlato in esclusiva con il patron dei bianchi, Alfonso Mazzamauro (nella foto), per onorare al meglio la straordinaria soglia dei 10.000 like raggiunti per la nostra pagina facebook che ci inorgoglisce per il lavoro che quotidianamente svolgiamo da 16 anni con passione e professionalità.

CALDI E NOBILI – La foto che abbiamo utilizzato per questa intervista racconta lo stato d’animo del presidente. Un abbraccio a suo fratello Ciro, sotto la Curva, con un sorriso che la dice lunga sul feeling con il pubblico di Torre Annunziata.

I nostri tifosi sono eccezionali. Chiedo loro di continuare a comportarsi con la stessa correttezza e passione che li ha contraddistinti lo scorso anno. A Cerignola abbiamo salutato il campionato eppure siamo usciti tra gli applausi di tutti con reciproci attestati di stima. Questo è il calcio che mi piace e che la gente di Torre Annunziata sa regalare. Bisogna essere caldi e nobili per tenere sempre alto questo storico vessillo”.

Domenica sera la città ha risposto anche se Mazzamauro chiede di più.

“C’è stata una positiva risposta del pubblico ma alla prima di campionato il prossimo 8 settembre mi attendo almeno il doppio della gente sugli spalti anche perché siamo riusciti a far riaprire i distinti e più siamo, meglio stiamo. Inutile aggiungere che mi attendo anche una spinta determinante sulla campagna abbonamenti in questi 15 giorni che ci dividono dall’esordio in casa. Lo meritiamo, abbiamo dimostrato di voler bene a questa piazza ed è ovvio che mi attendo risposte importanti”.

CI DIVERTIREMO – Avete allestito una squadra di altissima classifica. I vostri sacrifici sono evidenti.

Credo di aver raggiunto il massimo delle mie possibilità. L’ho fatto con consapevolezza, sicuro che il Savoia e Torre Annunziata potranno recuperare un ruolo da protagonista perché se è vero che il Palermo non c’entra nulla con la D, anche per il Savoia vale lo stesso discorso. Devo ringraziare per questa rosa mio figlio Renato ed il direttore Mignano. Hanno lavorato dal giorno dopo la fine dello scorso campionato, 24h al giorno per costruire una squadra di uomini, professionisti e gente che sa cosa significa vincere. Allargo il mio grazie al diggì Rais con il quale siamo quotidianamente impegnati sotto l’aspetto dell’organizzazione e delle iniziative che metteremo in campo. Sono certo che ci divertiremo, sarà un campionato ‘simpatico’”.

LA PERFEZIONE DI PARLATO – Mazzamauro è entusiasta della scelta del nuovo tecnico.

“Che sia un vincente lo dice il curriculum ma ciò che mi ha favorevolmente impressionato è la serietà e la meticolosità del suo lavoro. Arriva molto prima degli altri agli allenamenti, guarda tutto con occhio critico, cerca sempre la perfezione coinvolgendo l’intero gruppo. E poi, nonostante il cognome (sorride ndr), è uno che parla poco e fa parlare i fatti sul campo. Questo mi piace tantissimo e credo sia il segreto del suo successo”.

LOTTA A TRE – Durante la presentazione i tifosi gli hanno chiesto a gran voce la promozione in C.

Mazzamauro non ha cavalcato l’onda dei classici proclami ma di un concetto è certo.

“Sarà una appassionante lotta a tre fino alla fine. Sono convinto che noi, Palermo e Messina partiamo con qualcosa in più rispetto agli altri e ce la giocheremo gara su gara. A tal proposito mi auguro che la Lega vigili sulla piena equità e che renda concreta la meritocrazia per tutto il campionato”.

Sul concetto di equità il presidente della L.N.D., Cosimo Sibilia, proprio a SoloSavoia.it ha assicurato il pieno rispetto dei valori di sportività, correttezza e pari trattamento.

“Non ho alcun dubbio nel credere a quanto detto da Sibilia. L’ho conosciuto e lo stimo tantissimo, è una persona perbene che suscita in me estrema fiducia”.

RIVOLUZIONE PLAY-OFF – Un altro concetto che abbiamo affrontato con il presidente Sibilia ha riguardato  i play-off.

Cosa ne pensa?

“Ho letto con attenzione la vostra intervista ed ho apprezzato l’apertura del presidente a dare un senso nuovo agli spareggi. Noi al tavolo con il delegato della Lega, l’avvocato Barbiero, porteremo avanti delle idee nuove per restituire ai play-off un valore aggiunto e non un inutile coda di un mese al campionato che comporta solo costi e nulla più”.

Ci vuole anticipare la rivoluzione che intendete mettere in proposta?

“Partiremo dalla premessa che non riteniamo giusto che ogni anno le squadre retrocesse abbiamo la priorità per essere ripescate. Bisognerebbe porre un paletto di un unico ripescaggio per singola squadra e garantire una sorta di alternanza con le squadre che ne fanno richiesta dalla serie D”.

Poi dovrebbe essere cambiata la formula dei play-off.

“A questo volevo arrivare. Chiederemo che siano assicurati 3 o 4 promozioni alle vincitrici dei play-off che una volta superata la fase del proprio girone, a sorteggio, affronterebbero la vincente degli spareggi di un altro girone. Alla fine si arriverebbe a premiare più di una vincitrice garantendo la formula degli spareggi e l’interesse da parte di tutti di investire nel campionato”.

C’è poi la questione economica.

Non ritengo coerente che chi fa domanda di ripescaggio dalla serie inferiore debba versare, a fondo perduto, 300mila euro come contributo straordinario, che nel caso di ripescaggio andrebbe a perdere dovendo poi sostenere un importante esborso per la fidejussione bancaria di 350mila euro che gli istituti rilasciano solo con pari garanzie di denaro o beni reali come immobili. A questo poi va sommata la costruzione di una rosa competitiva che con l’attuale normativa sui contributi porta il rapporto stipendio/contributo 1/1, nel senso che uno stipendio mensile di 5mila euro, per esempio, comporta di pagare altri 5mila euro di contributi. Capirete che così facendo si disincentiva l’imprenditoria nelle serie dalla C in giù”.

Quindi?

“Bisognerebbe riparametrare il concetto del contributo straordinario non considerandolo più a fondo perduto ma, in caso di ripescaggio, come un anticipo della fidejussione necessaria per l’iscrizione al campionato. Sarebbe un segnale forte che consentirebbe a chi investe di non dissanguarsi ancor prima che cominci la stagione, garantendo così il prosieguo della stessa in maniera corretta senza lo stillicidio di mancati pagamenti di tasse, contributi, stipendi che minano la regolarità dell’intero campionato”.

GIRAUD E AMMINSITRAZIONE – Un altro punto riguarda i rapporti con l’Amministrazione per quanto concerne lo stadio. La problematica dei sediolini sporchi che la società ha provveduto, autonomamente, a far ripulire, ha scoperchiato il vaso di Pandora sui lavori ‘fatti’ alla struttura per le Universiadi.

Mazzamauro ha le idee chiare.

“Premetto che ne ho parlato con l’assessore Ruggiero e quanto prima vedrò il sindaco Ascione. Con loro c’è un rapporto di reciproca collaborazione per questo mi preme sottolineare che i lavori allo stadio non hanno avuto nel Comune alcuna responsabilità perché tutto è stato gestito della stazione appaltante a livello regionale. Fatto questo dovuto chiarimento dico che, considerando i fondi stanziati, i lavori potevano essere fatti meglio”.

Mazzamauro entra nel dettaglio.

Non sono stati fatti interventi in tribuna stampa, nel sottopassaggio che porta al terreno di gioco, il manto in sintetico sarebbe potuto essere rifatto. Sulla questione sediolini sarebbe bastato porre una rete sotto la tettoia per evitare che i colombi continuassero nella loro opera. Neanche  questo è stato fatto e dopo aver ripulito i sediolini, si rischia di tornare come prima. Mi è sembrato che se una bomboniera si sia posato un elefante. Eppure il San Paolo è stato trasformato rendendolo uno stadio moderno, non capisco perché si siano usati due pesi e due misure. Detto ciò ci teniamo questo stadio che è la casa del Savoia e che tutti insieme dobbiamo salvaguardare. Sono certo che dopo l’incontro con il sindaco anche queste problematiche si possano risolvere”.

(Rodolfo Nastro)





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