CASO DIVIETI. Quando il Prefetto decide di ‘cambiare’ le regole Troppe volte la Prefettura ha vietato ai tifosi torresi di recarsi in trasferta. Ma ecco un precedente che farà discutere: domenica scorsa si è permesso a 200 tifosi del Bari di recarsi ad Acireale dopo una prima limitazione, modificando un’ordinanza già assunta

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tifosi_bariLa bellissima coreografia che la Curva Sud ha messo in opera sabato sera nella gara contro il Cerignola ha fatto il giro del web e dei social. Tanti e solo apprezzamenti per gli ultras che hanno reso il Giraud un piccola ‘bombonera’. Scene di festa, passione, giubilo, ultime della serie di tante altre indimenticabili giornate che i tifosi torresi hanno reso speciali. Eppure, ai tanti colori, cori e canti fanno da contraltare i continui divieti di trasferta che il pubblico di Torre Annunziata è costretto a subire in Campania e non solo. A Bitonto e Gragnano due consecutivi stop che hanno lasciato tutti basiti, non fosse altro che per assurde motivazioni addotte dalle competenti autorità con i Prefetti di Bari e Napoli inamovibili nelle proprie decisioni, senza neanche accertarsi dell’esistenza o meno dei motivi ostativi alla presenza dei sostenitori del Savoia.

DUE PESI E DUE MISURE – Ma la regola non vale per tutti. Ad esempio, per il ‘protetto’ Bari di De Laurentiis, la Prefettura, dopo forti pressioni, ha modificato la propria decisione portando a 200 le presenze di tifosi pugliesi al ‘Tupparlelo’ di Acireale, quando solo un giorno prima, su segnalazione delle Questure competenti, di Osservatorio e Casms, era stato paventato il rischio incidenti sul traghetto verso la Sicilia, limitando a 50 la quota ospiti. Ci chiediamo quindi perché applicare due pesi e due misure se le regole sono le stesse? Forse perché il Bari è intoccabile mentre il Savoia può essere tranquillamente sacrificato? Domande che portano ad una sola conclusione: questo non è calcio, non è giustizia, così si allontanano le persone dagli stadi che invece di essere luoghi di festa con la presenza di famiglie diventano campi minati con questo o quel Prefetto pronti a vietare girandosi dall’altra parte.

Non è possibile continuare così, le continue mortificazioni subite fanno male più di una sconfitta sul campo. Quella si accetta con sportività così come capitato sabato sera con i sinceri applausi del pubblico del Giraud ai giocatori del Cerignola. Queste sono le immagini che dovrebbero essere viste come esempio per tutti, non certo le rivalità poste nel cassetto e le scandalose motivazioni assunte. Il calcio è il gioco più bello del mondo, non rendiamolo una paranoia.

(Redazione)





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