TALENT SCOUT. Miserini, quando il calcio è vita Il responsabile del settore giovanile si racconta a SoloSavoia.it. Tanti campioni lanciati nel calcio che conta, Letizia su tutti. L’addio di Barbera, i rapporti con Todisco e Grimaldi e la nuova stella Cortiglia

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gervasio-miseriniI risultati non vengono mai per caso. Se la prima squadra sta vivendo una settimana di ‘passione’ dopo l’inattesa sconfitta interna di domenica con il Portici, a gongolarsi sugli allori è lo staff del settore giovanile che anche nel precedente fine settimana ha vinto e convinto con entrambe le sue formazioni. Numeri davvero importanti per la Juniores e gli Allievi di cui uno dei maggiori artefici è sicuramente Marco Miserini (nella foto con mister Gervasio), responsabile del settore giovanile dal 17 luglio di quest’anno. Tanta esperienza nella sua lunga carriera ma soprattutto passione allo stato puro. E’ proprio lui, nella doppia veste di responsabile ed allenatore della Juniores, a parlarci della sua esperienza calcistica e dell’avventura a Torre Annunziata.

23 ANNI DI CALCIO – 23 anni nel calcio, prima esperienza all’Arci Scampia, poi tra le altre, Vomero, Marano, Sanità, Arzanese, Puteolana, Pianura, Posillipo, Monteruscello e Ctl Campania. Tanti i trofei vinti, tante le soddisfazioni.

Adesso il ruolo di responsabile del settore giovanile del Savoia nonché allenatore della Juniores. Ci faccia un ‘sunto’ delle sue avventure.

Sono state tutte bellissime esperienze, per fare tanti anni con i giovani devi avere molti stimoli e tanta passione. Io ho ancora la stessa voglia come il primo giorno all’Arci Scampia. Ho allenato tantissimi ragazzi ma solo pochi hanno realizzato il sogno. Qualcuno ha raggiunto la serie A, molti sono tra i professionisti. La cosa più bella è l’amicizia che è rimasta con tutti anche con quelli che non giocano più. L’Arci Scampia mi ha inserito in questo fantastico mondo, ho iniziato con i nati nel 1982, ora sicuramente saranno tutti sposati (ride ndr). Le avventure più esaltanti sono state quella alla Pasquale Foggia, all’Arzanese e al Pianura. Molto bello fu il progetto in Promozione di due anni fa con l’Associazione Calcio Giovani, nato con degli amici prima di ritrovarmi solo perché per mancanza di fondi, spero un giorno di poterlo ricostruire. La stagione scorsa sono stato con la Puteolana 1909, ora la sfida col Savoia molto esaltante anche perché siamo partiti da zero dato il fallimento della vecchia società”.

UNA VITA DA TALENT SCOUT – Tanti giovani allenati e lanciati in questi anni nei professionisti come Maiellaro, Varriale, Scognamiglio, Maione, Letizia e Castaldi, tanto per citare qualche nome.

Come ci si sente in questo ruolo di talent scout in un territorio non semplice e con poche strutture?

“Forse quello che è arrivato più lontano è Gaetano Letizia, ora al Carpi. Ho avuto con lui una parentesi a Pianura, era partito con me nella Juniores. Nel giro di un mese lo consigliai subito a mister Potenza per la prima squadra. E’ stata una bella soddisfazione vederlo esordire in Serie A. Tanti altri ragazzi hanno raggiunto il calcio che conta come Ciro Foggia ora al Gragnano con Umberto Varriale, e Castaldi che ha vestito le maglie di Siena e Lazio. C’è anche Luigi Maiellaro che voi conoscete benissimo, prima con il Savoia in D, ora alla Casertana. Tante belle soddisfazioni, ma a me farebbe piacere ricordare tutti non solo quelli che sono arrivati nel calcio importante, perché li ricordo con grande affetto”.

Come valuta i giovani del Savoia?

“Penso che abbiamo un buon parco under. Certo, con i giovani non è semplice lavorare, bisogna avere pasienza e dar loro il tempo giusto per maturare. Merito ai nostri giovani della prima squadra, non è affatto facile giocare davanti a questo magnifico pubblico. Ovviamente possono alternatre buone prestazioni ad errori come è accaduto nella partita con il Portici. Ma tra le squadre di Eccellenza siamo sicuramente una delle migliori per il reparto under”.

LA ‘STELLA’ CORTIGLIA – Cortiglia è il goleador della Juniores, in rete anche nell’ultimo derby con la Turris terminato 6-0.

In questa settimana è stato aggregato alla prima squadra per la carenza di attaccanti (Manzo è squalificato, Mallardo è infortunato).

E’ una bella soddisfazione, anche se è forse il ruolo più difficile per far esordire degli under. Mister Grimaldi però ha dimostrato che non ha preferenze nei ruoli, far giocare portieri o centrocampisti come under non è da tutti. Molti adattano difensori centrali a esterni o centrocampisti centrali sulle fasce, poi dopo i tre anni da fuoriquota si perdono. Spero che Grimaldi con l’aiuto dei risultati riuscirà a far esordire qualche altro ragazzo”.

Oltre Cortiglia quali sono gli elementi più promettenti della Juniores e degli Allievi?

“Sono due bellissimi gruppi, fare nomi è sempre difficile. Per la Juniores quelli che si stanno mettendo più in mostra sono Cristopher Franco, Donato Esposito, Francesco Immobile e Paolo Gala. Per gli Allievi abbiamo una grande squadra, quelli che stanno giocando meglio sono Mingacci, Rocchino, Brogna, Vitiello e Gargiulo”.

Juniores 12 punti in 5 gare, allievi 15 in 5 gare. Ci parli delle del suo rapporto con mister Gervasio.

Gervasio sta con me da sei anni, sta facendo un ottimo lavoro. Anche in passato ha fatto grandi cose, l’anno scorso proprio al Giraud abbiamo perso la finale con la Puteolana 1909 contro il Sant’Agnello. Ha tanta professionalità oltre alla grande amicizia decennale che ci lega. I risultati sicuramente non si vedono in un paio di mesi, noi però stiamo facendo molto bene grazie agli sforzi della società e del presidente Todisco”.

L’ADDIO DI BARBERA – Miserini adesso allena la juniores dopo l’addio di Barbera.

Come mai ha lasciato?

Sono rimasto molto dispiaciuto dell’addio di Barbera, con me c’era un ottimo rapporto. Ho ricevuto una chiamata da Tony un martedì dopo la sua assenza ad una partita per problemi lavorativi che sono stati determinanti nella sua sofferta decisione. Ho una grande stima di Antonio, ho cercato di recuperare un allenatore pronto e valido, ma in corsa non è mai facile sostituire una figura del genere, per questo ho deciso di caricarmi con piacere questo ulteriore ‘peso’”.

GRIMALDI E TODISCO – Quotidianamente il lavoro di Miserini si incrocia, giocoforza, con quello di Grimaldi. Forte è anche l’intesa con il patron Todisco.

Ci parli di entrambi.

“Con Teore ci conosciamo da quando abbiamo iniziato a fare calcio, una vita (ride ndr). Abbiamo giocato anche contro nei settori giovanili, ho avuto grande piacere quando è arrivato lui, allo stesso modo avevo anche piacere a collaborare con Giovanni Masecchia. Cerco nel mio piccolo di stare vicino alla prima squadra e spero che tutti insieme riusciamo a raggiungere gli obiettivi prefissati. Con il presidente Todisco c’è un amicizia che è nata con il Progetto Calcio Giovani, poi ci siamo conosciuti quando il Ponticelli vinse il campionato di Promozione. E’ un piacere collaborare con lui, mi ha proposto questa bellissima piazza ed è stato un onore venire a Torre Annunziata, non la potevo certamente rifiutare”.

(Giuseppe D’Ambrosio)





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