ULTIMISSIME. Derby ‘verità’ al Pinto Il treno play-out passa per Caserta. Contro i falchetti match improbo per i bianchi costretti a far punti per evitare l’ultimo posto. Scarpa non è fra i titolari

http://www.solosavoia.it/2015/05/03/ultimissime-derby-verita-al-pinto/

formazione_casertana-savoiaIl derby più difficile nel momento più critico del campionato. Per il Savoia, la sfida di oggi pomeriggio al ‘Pinto’ di Caserta, mette i brividi. Contro la squadra più in forma del momento (tre vittorie nelle ultime tre giornate), Gragnaniello e compagni dovranno gettare il cuore oltre ogni ostacolo per uscire indenni dall’arena rossoblu. Senza i propri tifosi, fermati per l’ennesima volta dagli organi preposti, bisognerà superare un ambiente ostile sotto tutti i punti di vista. La Reggina è a -4 (in settimana la decisione sugli ulteriori 2 punti per i quali gli amaranto chiedono il reintegro) e, calendario alla mano, nelle prossime due sfide dovrebbero arrivare 6 punti (contro i tranquilli Catanzaro e Martina). Tutte da giocare, invece, le gare per i bianchi, prima il derby di oggi, poi tra sei giorni la sfida decisiva con il Messina al Giraud che potrebbe essere nuovamente chiuso al pubblico.

L’ULTIMA VOLTA AL ‘PINTO’30 maggio 2004, semifinale play-off di ritorno. Sette giorni prima al Giraud il match aveva sorriso ai bianchi vincenti per 1-0 (gol di N. Majella). All’arrivo del Savoia si registrano i primi attimi di tensione con un fitto lancio di oggetti verso il pullman della squadra. Riscaldamento pre-gara, il Savoia è in campo, dagli spalti giungono ulteriori avvisaglie di un pomeriggio ‘particolare’. Sembrano anacronistiche le parole di ‘pace’ dette dal presidente rossoblu Di Mascio a Torre la settimana prima, con una conferenza stampa al Giraud nella quale aveva addirittura invitato i tifosi del Savoia di venire a Caserta con le famiglie. Arrivano i primi tifosi ospiti, subito bersagliati da lancio di oggetti. All’improvviso la scintilla: Aruta ha qualcosa da dire con il pubblico che continua a beccarlo, dal lato distinti uno dei cancelli viene aperto: è l’inferno. In centinaia entrano sul terreno di gioco, è caccia all’uomo, le forze dell’ordine non riescono a fare nulla. Gli steward si ‘travestono’ da teppisti ed aggrediscono alcuni giocatori, su tutti a farne le spese è il portiere Vitiello (le immagini fotografiche di un collega di Torre Annunziata sono inequivocabili) che riceve un pugno in volto. Dopo alcuni minuti di pura follia la situazione sembra tornare alla normalità con i giocatori che guadagnano lo spogliatoio. Arrivano i tifosi organizzati da Torre Annunziata, alla fine saranno circa 800. Continua il lancio di oggetti tra le opposte fazioni. La partita, seppure in ritardo, prenderà il via, Vitiello, titolare sulla distinta, non giocherà, per lui corsa in ospedale dove gli verrà riscontrata la frattura del setto nasale. La gara di disputa ‘sub judice’ per motivi di ordine pubblico. Il Savoia passa in vantaggio con Aruta prima che i padroni di casa vincano in rimonta (3-1) ma è una vittoria di Pirro. Il giorno dopo il giudice sportivo, esaminati i referti di arbitro, commissari di gara ed ispettori della Procura Federale, visionate le immagini, decide per la sconfitta a tavolino di entrambe per 0-3, sei turni di squalifica al ‘Pinto’, quattro al ‘Giraud’. Viene considerato valido il solo match dell’andata che consente ai bianchi di accedere alla doppia finale con il Potenza.

TABU’ DERBY – Quello di oggi sarà il quattordicesimo derby stagionale con un score davvero deficitario. Appena 8 i punti conquistati sui 39 disponibili. Due le vittorie, entrambe con l’Aversa, due pareggi con Ischia e Paganese e ben nove sconfitte. A questo vero e proprio tabù si aggiunge quello che vede il Savoia mai vincente al ‘Pinto’ nei precedenti dieci match, solo quattro pareggi.

DA CASERTA A TORRE – Per Raffaele Gragnaniello il derby Casertana-Savoia sarà una sfida speciale. Nel 2000-‘01 il suo esordio in D con i falchetti (25 presenze), prima del passaggio, l’anno successivo, al Napoli in B (due anni con la maglia azzurra). Il numero uno dei bianchi ha poi vestito, tra le altre, le casacche di Giugliano, Avellino, Lecce, Aversa e Nocerina, per un totale di 313 presenze: il passato a Caserta, il presente con il Savoia.

LE SCELTE – Ieri mattina la squadra ha tenuto la rifinitura. Con Papagni e tutti i tesserati in silenzio stampa, per ritrovare la giusta concentrazione dopo le ultime settimane nelle quali il campo era passato in secondo piano, non è dato sapere alcuna anticipazione su quelle che potrebbero essere le scelte. Importante sarà valutare la condizione fisica dei singoli, con la prima vera giornata di gran caldo attesa sul terreno in erba naturale del ‘Pinto’. Il cielo sarà nuvoloso ma la temperatura prevista si aggirerà intorno ai 24°, circostanza che porterà il tecnico a valutare con attenzione le condizioni di tutti i disponibili. Scontate le assenze di Verruschi (squalificato) e D’Appolonia (infortunato), dubbi su Ferrante che rientra dall’infortunio e potrebbe non essere al top, Vosnakidis non è al meglio, mentre capitan Scarpa risente di un problema muscolare che potrebbe indurre Papagni ad utilizzarlo in corso di match come già fatto a Reggio Calabria. Numerosi i ballottaggi. In difesa Riccio (70%) è favorito su Vosnakidis (30%), in mediana Cremaschi (65%) dovrebbe essere preferito a Giordani (35%), così come Boilini (60%) a Pizzutelli (40%); sull’out sinistro Mercadante sembra la soluzione più plausibile per sostituire Verruschi. In avanti Di Piazza (75%) dovrebbe spuntarla su Ferrante (25%), qualora Scarpa non fosse pronto dall’inizio, giocherebbe Sanseverino.

LA FORMAZIONE – Questo il probabile 3-4-3 che Papagni opporrà al 4-3-3 di Sasà Campilongo. Gragnaniello tra i pali; davanti a lui difesa a tre con Riccio (dx) e Sirigu (sx) esterni, Checcucci centrale; in mediana Boilini-Saric in mezzo, ai lati Cremaschi (dx) e Mercadante (sx). In avanti Leonetti (dx) e Sanseverino (sx) ai lati, di Di Piazza, punta centrale. Dirigerà il match il signor Andrea Morreale di Tarquinia (sezione Roma 1) che ha già incrociato i bianchi nel pari interno con l’Ischia (1-1). Ad assisterlo Andrea Sangiorgi di Catania e Massimiliano Pancaldo Trifirò di Barcellona Pozzo di Gotto (Messina).

(Redazione)





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