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DERBY VIETATO. Lo ‘sfogo’ di Macalli Il presidente della Lega Pro interviene sul divieto di trasferta nel match di Castellammare: “Il Caso Savoia lo porterò agli occhi di Alfano”

macalli28-11-2014 – “Sono molto deluso. Il divieto per i tifosi del Savoia di assistere al derby di Castellammare è una sconfitta per il calcio. Significa che non credono in noi”. Mario Macalli (nella foto), presidente della Lega Pro, è determinato. Il numero uno della terza serie professionistica, la più numerosa per numero di club coinvolti, ha rilasciato a SoloSavoia.it un’intervista fiume, ricca di argomenti. Macalli è passato dal derby di domenica all’incontro che avrà con il Ministro Alfano. Ha bacchettato il Savoia ed ha lanciato il guanto di ‘sfida’ a chi vorrebbe la sua ‘testa’ alla prossima Assemblea di Lega prevista per metà dicembre. Un vero e proprio sfogo che abbiamo raccolto con dovizia di particolari e non senza una sorta di meraviglia per la concretezza dei temi.

PRIMO DERBY VIETATO – Juve Stabia-Savoia passerà agli annali come il primo derby con divieto per la tifoseria ospite della nuova Serie ‘C’ Unica. Si ripete lo vergogna di Salernitana-Nocerina dello scorso campionato con tutto il seguito che ne derivò, compresa la radiazione dei molossi dai campionati professionistici.

“Mi spiace che le autorità abbiano preso questo tipo di decisione, quella più estrema. Il calcio è bello perché deve vivere della partecipazione dei tifosi. D’altronde fino all’ultimo incontro ufficiale tra le due squadre (nel 2004 in D ndr) c’era anche un gemellaggio. Quindi ho davvero necessità di comprendere le ragioni specifiche che hanno indotto gli organi preposti al divieto. Purtroppo mi torna in mente il derby negato a Salerno e questa non è certo una bella cosa”.

Quest’estate Macalli era stato fautore dei gironi tra corregionali proprio per vivere i derby. La C è il campionato dei Comuni, fu detto da più parti. Alla luce del divieto non si rischia di allontanare sempre più la gente dagli stadi? La Supporter Card a cosa serve? E’ un fallimento della vostra politica?

Il discorso è ben più profondo e merita la mia amara riflessione. Non è bello dirlo ma si assiste ad episodi ben più gravi nei campionati di categoria superiore, eppure non vengono prese decisioni così drastiche (solo di oggi il divieto di trasferta per tre mesi per i tifosi dell’Atalanta ndr). Purtroppo la ‘C’ è l’anello debole del movimento, quello in cui si possono fare esperimenti, in cui si può usare il pugno duro anche in maniera eccessiva. Il divieto per i tifosi del Savoia rientra proprio in ciò. Non è il fallimento di una politica ma un approccio verso i tifosi che va cambiato”.

E sul programma di fidelizzazione?

La Supporter Card è necessaria. Bisogna solo che chi gestisce l’ordine pubblico ci dia fiducia, creda in noi. Io e tutto il Consiglio direttivo della Lega lo abbiamo fatto. Juve Stabia-Savoia dimostra che c’è ancora tanto da lavorare”.

INCONTRO AL MINISTERO – Il presidente ci anticipa di un imminente incontro con il Ministro degli Interni Angelino Alfano.

Il prossimo 4 dicembre sarò a Roma, presso il Ministero, insieme ai presidenti di C.O.N.I, F.I.G.C. delle altre Leghe e dei rappresentanti delle forze dell’ordine proprio per discutere sul fenomeno della violenza e sui modi per arginarla”.

Quanto accaduto ai tifosi del Savoia verrà fatto presente?

Assolutamente si. E’ un impegno che prendo con il vostro sito, certo della diffusione che avrà a Torre Annunziata, perché l’episodio specifico possa fare da cassa di risonanza su qualcosa che va modificato. Il caso Savoia sarà portato davanti al Ministro Alfano”.

SAVOIA BACCHETTATO – Macalli non si ferma qui. Ci tiene a sottolineare qualcosa che lo ha infastidito molto. Il numero due della F.I.G.C. sembra voler rispondere a ‘distanza’ alle parole che l’amministratore del Savoia Maglione ha pronunciato nella conferenza stampa di mercoledì pomeriggio.

“Mi chiedo: perchè il Savoia non mi ha interpellato? E’ una delle 60 società della Lega, eppure nessuno si è fatto sentire sulla vicenda. Dov’è finito lo spirito corporativo che dovrebbe caratterizzarci? Probabilmente non saremo riusciti a modificare gli eventi ma almeno avrei potuto operare in prima persona su richiesta di una mia società. Questo non è avvenuto. Mi sono limitato a leggere di proclami e accuse, nulla più. Io posso avere mille difetti ma cammino sempre a testa alta. Di certo non permetto a nessuno di mettere in dubbio la mia onorabilità. Questa Lega non è totalitaria come qualcuno vorrebbe far passare. Siamo qui per venire incontro alle esigenze delle iscritte, non siamo in guerra con nessuno”.

L’ATTACCO FINALE – Il tono della nostra intervista è sempre più serrato. Mario Macalli ne ha per tutti. Rapidamente si passa alla prossima Assemblea di Lega.

E’ possibile un cambio di presidenza in seno alla Lega? Se ne discuterà all’Assemblea di metà dicembre?

“Si tratta dell’Assemblea annuale della Lega Pro. Il mio mandato dura quattro anni, c’è tempo. Se qualcuno pensa di sfiduciarmi, che ci provi pure, io sono qui, pronto ad accettare il confronto, tranquillo e sereno che nulla cambierà per buona pace di chi vuole il contrario. Le regole ci sono e vanno rispettate non con i tentativi di ribaltone”.

(Redazione)





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