Incoronato:”Obbligati a vincere”

• 29/09/2007
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29-09-2007 – Quella di domani contro il Gragnano è una gara fondamentale per il Savoia. Non riuscire a portare a casa i tre punti, rappresenterebbe un vero e proprio suicidio.
Lo sà benissimo Marco Incoronato (nella foto), che nella consueta conferenza stampa alla vigilia del derby, ci presenta così la gara del “Giraud”:”Quella con il Gragnano sarà una gara importantissima, avrà lo stesso valore di una finale. Dobbiamo assolutamente ottenere questa prima vittoria impegnandoci tutti al massimo”.
Nessuno ad inizio stagione si aspettava un così povero bottino dopo appena quattro giornate:”Sicuramente nessuno di noi si aspettava di raccogliere soli due punti su dodici disponibili – continua il bomber oplontino – ma se ci troviamo in questa situazione è anche perché molti episodi ci hanno fortemente penalizzati. Ora è legittimo dire che dobbiamo guardarci alle spalle e avere la mentalità di una squadra che si deve salvare, ma sono consapevole di far parte di un gruppo forte che deve solo vincere e trovare continuità nei risultati”.
Il Gragnano, prossimo avversario dei bianchi, non è sicuramente una squadra da sottovalutare, lo dimostrano a tal proposito i sette punti conquistati fino a questo momento:”Domani c’è solo un risultato, dobbiamo tutti calarci nella mentalità di una squadra che deve lottare per portare a casa la vittoria. Speriamo di sbloccare la gara nel primo tempo per poi avere tutta la strada in discesa”.
La telenovela societaria, ancora non si è conclusa, ma a detta dei soliti ben informati, lunedì dovrebbe esserci l’ufficialità dell’ingresso dei Coppola:”La squadra tende ad isolarsi da queste voci che circolano – conclude Incoronato – pensando solo a far risultato e uscire da questa difficile situazione il prima possibile”.
Intanto, stamattina, la squadra si è ritrovata al campo “Vesuvio” di Trecase, per la rifinitura. In dubbio per la gara di domani, Solimene e Abate. Squalificato invece, per un turno, Costantino, dopo il cartellino rosso rimediato a Fasano.(di Giovanni Caracciolo)