MINI RIVOLUZIONE. Mazzamauro: “Sarà un mercato importante” Il patron del Savoia crede nella scalata alla prima posizione: “Arriveranno under e giocatori di esperienza per mettere a disposizione di Aronica qualità e quantità”. Con il presidente si è discusso dei casi Covid in squadra, dell’addio di Angelo Scalzone, dell’imminente arrivo di Ferrante e delle mancate conferme del gruppo dello scorso anno. Poi l’invito ai tifosi: “Non scappo, i miei sacrifici per regalare grosse soddisfazioni alla piazza”

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mazzamauroIl 2021 per ripartire. E’ questo l’imperativo che si è dato il Savoia dopo le ultime uscite della squadra che hanno destato perplessità e preoccupazione in tutto l’ambiente, acuito dal polemico addio di Scalzone. A chiarire i tantissimi punti che stanno tenendo in fibrillazione un’intera tifoseria, siamo riusciti ad ottenere in esclusiva per la nostra testata giornalistica una lunga intervista al patron Alfonso Mazzamauro (nella foto mentre abbraccia suo fratello Ciro). Le sue dichiarazioni spaziano da Aronica a Scalzone, toccano il delicato tema dei casi di Covid in squadra, l’imminente arrivo di Marco Ferrante, il mercato e una parentesi sui tifosi e quanto accaduto con Parlato, Gatto ed Osuji.

CLASSIFICA INSPIEGABILE – Il primo punto che affrontiamo con il presidente è quello della classifica.

Si aspettava dopo 9 giornate questa posizione?

“Assolutamente no, la classifica è inspiegabile, principalmente per colpa nostra. Ci mancano 6 punti che avremmo potuto conquistare. Indubbiamente i 43 giorni di stop ci hanno danneggiato perché è come se ci fossimo fermati, a differenza di altri che hanno giocato i recuperi, per ricominciare la preparazione”.

Il presidente puntualizza un elemento che finora era stato tenuto riservato, funzionale a chiarire alcuni dubbi.

“Dovete sapere che durante il periodo di fermo abbiamo riscontrato una decina di casi di covid nel gruppo squadra e staff tecnico, anche mister Aronica è stato colpito ed è stato lontano dal campo per circa 30 giorni. Un’assenza che è pesata e pur ringraziando chi lo ha sostituito in quel periodo, è ovvio che la squadra abbia sentito la mancanza del proprio tecnico”.

LO SPOGLIATOIO E IL CASO SCALZONEL’assenza forzata dell’allenatore ha portato ad una sorta di scollamento con lo spogliatoio? La squadra, alla ripresa con il match di Latina, sembrava non seguire gli schemi ed il gioco che si erano visti prima dello stop.

“Non credo, la riflessione ci sta ma lo spogliatoio compatto ha confermato la sua piena vicinanza al tecnico, assumendosi la giusta dose di responsabilità. Questo mi ha convinto ancor di più che Aronica dovesse restare sulla panchina”.

Ci sono stati altri allenatori contattati? E su Lello Di Napoli?

Si sono proposti almeno sei allenatori, la panchina del Savoia fa gola, è indubbio. Su Di Napoli, ho escluso a priori il nostro placet perché è il fratello del procuratore di Scalzone e mai avrei preso un tecnico con un rapporto così stretto con un mio tesserato”.

Quest’ultimo suo commento ci introduce nell’addio di Scalzone. Il suo post è stato molto duro nei confronti di Aronica. Che idea se n’è fatta?

Angelo è un ragazzo di cuore, con lui ho avuto sempre un ottimo rapporto, gli sono stato vicino al suo arrivo quando attraversava un momento non facile. Onestamente non mi spiego il perché di questo astio con il tecnico considerato che anche Parlato lo faceva giocare a tratti, spesso dalla panchina ma non erano mai sorti problemi. Lui ha accusato in ritiro qualche problemino fisico che si è portato fino alle prime giornate, questa cosa lo ha fatto sicuramente innervosire come pure il non trovare il gol che per ogni attaccante è la medicina migliore. Probabilmente tutto ciò ha portato ad un confronto duro e, da quanto ho letto, non sopito con l’allenatore che non è certo uno che le manda a dire. Da qui il motivo di un saluto ad Angelo al quale auguro le migliori fortune”. 

IL SAVOIA DELL’ANNO SCORSOPresidente, uno degli appunti che spesso vi vengono rivolti è quello di non aver confermato la squadra dell’anno scorso. Ci vuol chiarire come sono andate le cose?

“Premesso che abbiamo costruito quest’anno una rosa importante che con 2/3 elementi si metterà al passo, la nostra intenzione era quella di confermare giocatori come Gatto ed Osuji ad esempio, purtroppo non ci è stato permesso perché l’ex tecnico quando è andato via li ha voluti portare con se ed io mi sono trovato a cose fatte senza avere nessuna possibilità di fare una controfferta. Vi confesso una cosa. Al suo arrivo a Torre, Parlato non vedeva proprio Gatto al punto che il titolare era Luciani che aveva chiesto lui. Io e mio figlio siamo intervenuti per far riconsiderare l’importanza del giocatore, il concomitante infortunio di Luciani ha poi dato il via al grandissimo campionato di Gatto che è stato il primo che Parlato si è voluto portare”.

MERCATO - La distanza dall’attuale capolista è importante, potenzialmente sono 10 i punti di ritardo. Qual è il vostro pensiero?

“Avremmo potuto decidere di smantellare la squadra e lasciar stare, invece la mia intenzione è quella di crederci, per questo motivo stiamo preparando un mercato importante, arriveranno under ed uomini di esperienza che potranno farci fare quel salto di qualità necessario per tornare a competere con chi comanda la graduatoria, vogliamo tornare protagonisti”.

Quando i primi acquisti?

Abbiamo già chiuso un paio di giocatori, ne stanno per firmare altri, diciamo che da oggi ai prossimi 10/15 giorni vedrete un nuovo Savoia. Chi non si è dimostrato all’altezza andrà via. In questo modo metteremo a disposizione dell’allenatore una rosa di qualità e quantità tale da poter decidere di schierare uomini e moduli diversi in ogni circostanza. Nomi non me ne fate fare perché le trattative sono delicate e non vogliamo dare vantaggio ad altri per possibili aste”.

MARCO FERRANTE – Ieri sera nel nostro articolo avevamo individuato una nuova figura nell’area tecnica pronta ad arrivare. Sempre più insistente la voce che vedrebbe in Marco Ferrante la figura giusta.

Presidente, cosa ci può dire?

“Con Ferrante ci sentiamo da diversi giorni, manca la firma ma l’accordo è in via di definizione. L’idea è quella di fargli ricoprire un ruolo di collante tra prima squadra, tecnico e società, una figura di spessore che potrà darci un contributo importante nella nostra crescita. Dico fin da subito, a scanso di equivoci, che il suo eventuale arrivo non comporterà alcun contrasto con gli attuali direttori Rais e Musa dei quali sono ampiamente soddisfatto. Sarà una figura in più, non per sostituire chi c’è”.

A proposito di figure, di stamattina la notizia che Francesca Flavio non è più il responsabile  della comunicazione. Cosa è accaduto?

“Nulla di particolare, stiamo rivedendo alcuni ruoli e tra questi abbiamo ritenuto che Francesca dovesse dedicarsi al settore marketing mentre la comunicazione sarà gestita da Francesco Falzarano. Non è quindi nessuna bocciatura, non ci sono tensioni, l’ambiente è sereno”.

IL MESSAGGIO AI TIFOSIPresidente, l’assenza di comunicazione della società in questo periodo, aggiunta al silenzio imposto ai tesserati dopo il pari interno con il Gladiator, ha destato preoccupazione tra i tifosi. Non ci sono stati neanche gli auguri alla città. Ci può dire perché?

“Ammetto che abbiamo avuto qualche mancanza nel non salutare i tifosi, purtroppo la crisi di risultati ci ha coinvolto totalmente ed abbiamo pensato a lavorare per risolvere i problemi. Anche se l’anno nuovo è già iniziato ne approfitto di questa intervista per farlo. A loro, alla città va il mio più sentito augurio affinchè il 2021 sia un anno di riscatto. La speranza è che il Covid possa diventare un triste ricordo e che la salute e l’economia riparta risolvendo le difficili questioni occupazionali che si sono acuite con l’emergenza sanitaria”.

Mazzamauro vuol chiarire un concetto.

Al termine della gara con il Gladiator, quando sono uscito nel piazzale, ho sentito un vociare ostile, mi è dispiaciuto perché la gente ha imparato a conoscermi e sa benissimo che ci metto tutto l’impegno in quel che faccio. Il giorno che deciderò di lasciare Torre Annunziata è perchè non starò più bene qui ed i tifosi saranno i primi a saperlo. Io non scappo, né mi nascondo, state certi che quel giorno non è arrivato. Posso assicurare che abbiamo fatto enormi sacrifici e continuiamo a farli proprio per regalare soddisfazioni alla tifoseria che ci è stata sempre vicina così come quegli sponsor che ci stanno accompagnando. A loro va il mio personale ringraziamento e sono certo che se avessimo avuto i tifosi al Giraud non avremmo sbagliato le partite con Arzachena, Muravera e Gladiator. Purtroppo non è stato possibile a causa di forza maggiore. Questo campionato andrà avanti così per qualcosa più grande e grave di tutti noi”.

A Giugliano sarà la partita della svolta?

Mi aspetto di rivedere il vero Savoia, non quello delle ultime quattro partite. Voglio constatare la grinta ed il gioco espresso nei derby con Nocerina ed Afragolese, poi con i rinforzi che arriveranno non potremo che migliorare e risalire posizioni. Sono ottimista”.

(Rodolfo Nastro)





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