RIPESCAGGI. Savoia in pole per la C In campo potrebbe tornare solo la serie A o si seguirà il modello Francia come richiesto dalla UEFA. Ci saranno promozioni e retrocessioni in tutti i campionati. I bianchi grazie al Giraud avvantaggiati sull’Ostia Mare nella classifica delle migliori di D, superata anche la concorrenza del Foggia. Torna il derby con la Turris?

http://www.solosavoia.it/2020/05/01/ripescaggi-savoia-in-pole-per-la-c/

logo_figcPer il Savoia sono pronte ad aprirsi le porte della serie C. E’ questa la direzione che sta prendendo l’attuale andamento dei campionati di calcio che da qui ad un settimana potrebbero essere definitivamente sospesi dal Governo. Di questa importante indiscrezione acquisita dalla redazione di SoloSavoia.it, dell’ultima proposta di Ghirelli e della discussione sull’ipotesi di riforma avanzata da Caiata, faremo chiarezza in questo articolo.

LA PROPOSTA DI GHIRELLI – Dopo aver tentato il colpo di coda con il tentativo di imporre solo promozioni dalla C alla B senza nessuna retrocessione, né ripescaggi di sorta, il fuoco incrociato cui è stato sottoposto il presidente Francesco Ghirelli ha fatto si che si tornasse indietro. Ghirelli ha riflettuto sul da farsi ed ha così lanciato una nuova proposta, dopo aver chiesto ‘scusa’ ai presidenti di lega B, Balata, e D, Sibilia. In pratica il numero uno del terzo campionato d’Italia, cavalcando l’idea di Gravina (presidente F.I.G.C.) vorrebbe utilizzare la mutualità della legge Melandri, destinata a tutte le società di C, per creare una sorta di fidejussione bancaria a garanzia di tutti i club che parteciperanno al prossimo campionato di terza serie. Orbene, a parte l’argomento etico con l’utilizzo di denaro pubblico per scopi privati, il maggior problema nascerebbe dal sottrarre fondi ai singoli club per bloccarli ed utilizzarli nel caso in cui qualche società saltasse. In questo modo la mutualità dei singoli club verrebbe meno. Un’idea che per passare necessiterebbe dell’ok dei 2/3 del Consiglio Federale ma anche dei pareri favorevoli di Co.Vi.Soc. e dell’ufficio legale della Federazione. Un percorso in salita di difficile applicazione.

LA RIFORMA CAIATA – La prossima settimana si terrà, in videoconferenza, il Consiglio Federale che con ogni probabilità rinvierà ufficialmente al Governo qualsiasi decisione sul prosieguo della stagione. Segnali in tal senso sono giunti nelle ultime ore da Gravina, dai presidenti delle leghe, da Damiano Tommasi per l’Assocalciatori e dallo stesso C.O.N.I.. In quella sede con ogni probabilità si affronterà anche la proposta di riforma avanzata dal presidente del Potenza Caiata che abbiamo già ‘raccontato’ in un nostro precedente articolo. In sintesi Caiata propone la creazione di un secondo raggruppamento di serie B che andrebbe ad includere 18/20 squadre dell’attuale C, le restanti compagini della terza serie vorrebbero divise in tre gironi di una nuova C/dilettantistica sotto l’egida della L.N.D. I raggruppamenti sarebbero completati dalle 9 vincitrici dei campionati di D più altre 9 squadre scelte tra le migliori della quarta serie. Proposta che col passare del tempo sta raccogliendo pareri favorevoli in maniera trasversale ma che per diventare concreta ha bisogno di più tempo, nel senso che se dovesse passare al Consiglio Federale si potrà programmare solo dalla stagione 2021/22 fissando le regole.

SAVOIA IN POLE PER LA C – Arriviamo al punto che maggiormente ci interessa. Con ogni probabilità il Ministro Spadafora, sentito il comitato tecnico sanitario, il Ministro della Salute ed il Presidente del Consiglio, decreterà la sospensione di tutti i campionati. In tal senso resta aperta una finestra solo per la massima serie che, qualora fosse approvato dall’Istituto Superiore di Sanità il protocollo per la ripresa, potrebbe concludersi ma questa resta un’ipotesi poco percorribile perché il problema sanitario non riguarda gli allenamenti (Napoli, Bologna, Parma, Sassuolo e Spal ha già avuto l’ok per riprendere dai rispettivi Governatori Regionale) ma le partite dove i ‘contatti’ tra i giocatori sarebbero certi. Sulla scia della scelta fatta in Francia, a seguire le indicazioni che l’UEFA ha inviato alle singole federazioni affiliate, si procederà ad assegnare i titoli con le classifiche acquisite al momento dello stop (Belgio, Olanda e Scozia si erano già fermate senza assegnare nessun titolo). In serie A, la Juventus vincerebbe lo scudetto (anche se il presidente Agnelli ha fatto sapere che non accetterà il tricolore definendolo ‘Titolo finto’) ed insieme a Lazio, Inter ed Atalanta, accederebbe alla Champions League, con Napoli e Roma in Europa League, Spal, Brescia e Lecce in B, e così a seguire sia per quanto riguarda il passaggio alla serie superiore (Benevento, Crotone e Frosinone in A) che le retrocessioni (Cremonese, Trapani, Cosenza e Livorno in C). Dalla C, senza play-out, retrocederebbero le ultime 3 per girone (Olbia, Pianese, Gozzano, Arzignano, Fano, Rimini, Bisceglie, Rende e Rieti), in questo modo salirebbero le prime nove dei raggruppamenti di D (Lucchese, Pro Sesto, Campodarsego, Mantova, Grosseto, Matelica, Turris, Bitonto e Palermo). A quel punto ci sarebbero le porte aperte ai ripescaggi che, al netto delle ‘recuperate’ dalla C, vedranno il Savoia con le carte in regola per conquistare l’accesso alla serie superiore e tornare dopo 6 anni nel calcio che conta.

TURRIS E PALERMO – I bianchi sarebbero in pole position per il salto di categoria e metterebbero la freccia sull’Ostia Mare (attualmente primo nella graduatoria) che non ha una struttura idonea alla terza serie e l’unica della sua provincia è l’Olimpico che, chiaramente, sarebbe off-limits. Il Savoia precederebbe il Foggia. Il derbissimo con la Turris sembra quindi avvicinarsi così come il big match mancato quest’anno contro il Palermo al Giraud.

FONDO PERDUTO – Ci sarà da discutere sul costo per l’accesso alla terza serie, in particolar modo sul fondo perduto. In tal senso l’orientamento è quello di eliminarlo o quanto meno di ridurlo drasticamente, così come resta aperta la discussione sulle fidejussioni considerando che è di difficile applicabilità la proposta Ghirelli in tal senso. Si permetterà comunque ai club di poter affrontare, senza subire un salasso economico, il passaggio dalla D alla C. Elemento fondamentale sul quale stanno lavorando 24h in casa Savoia, con il presidente Mazzamauro ed io suoi più stretti collaboratori che sono pronti al grande passo tra i professionisti.

(Rodolfo Nastro)





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