ART. 18. C’è un blocco per il passaggio del Gragnano a Torre Sia il club gialloblu che l’OP Savoia sono stati oggetto di fusione nel luglio 2015. Le norme federali vietano una stessa attività se non decorsi 2 anni effettivi. Bottino: “Stiamo lavorando con i nostri esperti per trovare la soluzione. Novità nei prossimi giorni”

http://www.solosavoia.it/2017/06/06/art-18-ce-un-blocco-per-il-passaggio-del-gragnano-a-torre/

franco4Il destino di Savoia e Gragnano sembra essere unito da un filo comune, quello dei regolamenti federali e per la precisione dalla disposizione del N.O.I.F. che prevede la non procedibilità alla fusione tra due diverse società se vi è stata già una precedente attività nelle due stagioni sportive precedenti. Ma andiamo con ordine iniziano ad analizzare le norme vigenti.

ART. 18 PUNTO 5– Ecco quanto riporta l’articolo 18 della normativa F.I.G.C. al punto 5, lettera C:

  1. Il trasferimento di sede è consentito alle seguenti condizioni: c) la società, nelle due stagioni sportive precedenti, non abbia trasferito la sede sociale in altro  Comune e non sia stata oggetto di fusione, di scissione o di conferimento di azienda.

IL DIVIETO – E’ evidente che questo blocca alla base sia il trasferimento del titolo dell’Asd Città di Gragnano (la nota è giunta ieri sera anche al sindaco di Gragnano che aveva chiesto delucidazioni in Federazione) a Torre Annunziata che quello dell’O.P. Savoia ad Ischia. Infatti entrambi i club sono stati oggetto di fusione il 5 luglio 2015, penultima stagione agonistica rispetto a quella che sta per iniziare (2017/18). A nulla vale che la delibera di fusione sia del mese di giugno perché comunque i suoi effetti riguardano l’anno calcistico seguente. Ricordiamo infatti che nel 2015 ci fu la fusione tra il Ponticelli di Todisco e l’Asd Futsal Oplonti di Franco Trapanese, squadra di calcio a 5 di Torre Annunziata, da cui nacque l’Oplonti Pro Savoia. Quasi contemporaneamente fu operata la fusione con la Libertas Stabia che diede vita all’Asd Città di Gragnano.

SCENARI – Al momento dunque entrambe le squadre restano ferme nei luoghi e nei campionati appena conclusi, resta a Torre il titolo che il duo Altea/Battiloro aveva annunciato di trasferire sull’isola verde, con tanto di commenti al vetriolo ed altamente inopportuni dell’ex patron. Ovviamente dopo quanto accaduto sembra difficile che la società che ha appena concluso il campionato di Eccellenza possa ripresentarsi a Torre. Quali gli scenari? Oltre quello appena indicato, ci sarebbe la possibilità che Franco decida di fare calcio in Eccellenza a Torre Annunziata cambiando la denominazione da Op a A.C. Savoia 1908, lasciando il titolo di ‘D’ a Gragnano, dietro giusto rimborso delle spese sostenute per il campionato. Ci sarebbe poi la possibilità che la Lega non conceda ulteriore deroga al ‘San Michele’ per la disputa delle partite, così Franco potrebbe tentare di trasferire la squadra a Torre Annunziata con la denominazione Asd Città di Gragnano per la F.I.G.C. ma maglia bianca e scudo crociato sul terreno di gioco in attesa che l’anno prossimo possa effettuarsi la fusione.  Queste sono solo ipotesi e non si escludono ulteriori importanti novità.

LA REAZIONE DELLA SOCIETA’ – Abbiamo ascoltato Marco Bottino (nella foto con Franco), uomo di fiducia di Carmine Franco, futuro probabile amministratore delegato del Savoia.

Era già a nostra conoscenza da alcuni giorni questa situazione regolamentare. Stiamo lavorando con i nostri esperti di carte federali per trovare una soluzione che possa consentirci di giocare la serie ‘D’. Nei prossimi giorni ci saranno novità in tal senso anche perché sappiamo quello che facciamo e non prendiamo lezioni da nessuno”.

(Redazione)

 





Lascia un commento

I NOSTRI PARTNERS