Lo contattiamo in pieno allenamento e gli scappa una simpatica battuta sui “disturbatori” che tentano di distrarre l’avversario. Ci richiama signorilmente dopo un po’ e partiamo alla scoperta di un play-off storico per il Procida, non per Bruno Mandragora (nella foto) che li ha già affrontati alla guida della Turris per l’accesso alla Serie C (finalissima persa ai rigori con il Rimini al Liberati di Terni).
OBIETTIVO CENTRATO – Il Procida ha già centrato il primo obiettivo stagionale.
“La post season era nei programmi al momento del mio arrivo nel mese di novembre. L’abbiamo raggiunta raccogliendo il maggior numero di punti nel girone di ritorno. Una bella soddisfazione”.
Ha già affrontato questa appendice con la Turris. Come si preparano queste partite?
“Non ci sono ricette particolari. L’allenatore può lavorare su tutto pensando anche di aver fatto bene senza tralasciare nulla ma alla fine è sempre il campo il giudice ultimo. E a volte basta anche un solo episodio a sconvolgere i piani”.
Quanto conta l’entusiasmo?
“Certamente tanto ma proprio in questi particolari frangenti occorre lavorare molto di testa perché una foga eccessiva può portare facilmente all’errore decisivo che determina la partita”.
ESAME GIRAUD – Si gioca al Giraud contro un Savoia in forma. Su cosa può contare il Procida?
“Noi siamo in ballo ed è questo che conta. Mi fa piacere giocare contro il Savoia perché so che a Torre Annunziata si respira calcio. Abbiamo grande rispetto per la storia di questo glorioso club, per la squadra, per il pubblico e cercheremo di giocare facendo del nostro meglio. Alla fine, si esca vincitori o sconfitti dopo aver giocato una buona partita, si godrà certamente degli applausi di chi ama questo sport. E per chi vive di calcio come il sottoscritto è una bella gratificazione”.
Al Procida toccherà la prima mossa.
“Il Savoia gioca per due risultati ed è un indubbio vantaggio. A noi non resta che provarci in qualsiasi frangente di partita. E lo faremo”.
Lei e Fabiano vi incontrerete per la prima volta in questa stagione.
“Con Franco siamo legati da una profonda amicizia ma domenica evidentemente ognuno giocherà per sé con l’obiettivo vittoria. Non può che essere così tra sportivi veri”.
(Matteo Potenzieri)