COPPA ITALIA. Il Savoia saluta la competizione tricolore Bianchi sconfitti a Portici (1-0) ed eliminati. Fallito il secondo obiettivo stagionale utile per accedere in quarta serie. Squadra composta perlopiù da ragazzini e mercato è deludente le cause della disfatta

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coppaitalia_portici-savoia15-16Dopo quattro pareggi di fila cambia il risultato finale per il Savoia targato Roberto Sosa. Oggi a Portici si doveva vincere (o pareggiare dal 3-3 in poi) per passare alle semifinali del trofeo tricolore, invece è giunta la sconfitta per 1-0 grazie alla rete di Ioio al 72’. Risultato immeritato per quanto visto sul campo con una costante, quanto evanescente, supremazia territoriale degli ospiti che hanno gestito il match. Non a caso il gol vittoria è giunto su un errore difensivo di Guarro che ha dato il via al contropiede porticese, concluso da Ioio su passaggio di Murolo.

LE COLPE VENGONO DA LONTANO – L’eliminazione di oggi viene da lontano. Le colpe evidenti sono da ricercarsi principalmente in una società che ha assistito quasi impotente alla ‘fuga’ di otto calciatori, cinque dei quali costituivano l’intero reparto offensivo, intervenendo con l’arrivo di soli due elementi. Oggi Sosa, sull’orlo dell’esonero, come gli sta capitando da quando guida i bianchi, non aveva davvero alternative per cambiare le sorti del match, in panchina c’erano tutti ragazzini. Uno dei più in forma dell’ultimo periodo, Rinaldi, era squalificato e ‘sofferente’ in tribuna ad incitare i compagni. Anche l’ultimo ingaggio, quello di Giovanni Somma (in tribuna), che si concretizzerà con il tesseramento domani mattina, non potrà certo cambiare le sorti della squadra. A mancare sono gli esterni d’attacco di spessore vero, quelli annunciati più volte da Todisco ma sempre venuti meno all’ultimo momento.

TENTATIVI VANI – In corso di gara Sosa ha modificato più volte schema e posizioni in campo. Si è cominciato con Toscano alle spalle di Majella, si è finiti con l’ex frattese in difesa e Guarro in avanti. Probabilmente proprio i giocatori sono gli unici non responsabili di quanto sta accadendo perchè anche oggi hanno dimostrato di sudare la maglia e giocare palla su palla ma di più, oggettivamente, alla rosa attuale non si può chiedere. Un vero peccato perché il Portici non è sembrato irresistibile ed il Savoia tra le due contendenti era quella maggiormente in palla. Nonostante ciò un solo vero tentativo verso la porta al 47’ del primo tempo con colpo di testa ravvicinato di Toscano, su angolo di Viglietti, col miracoloso intervento d’istinto di Amato a respingere. Poi nulla più, tanta costruzione ma inesorabilmente la pericolosità della manovra torrese si spegneva prima dell’ingresso nell’area di rigore avversaria.

(Redazione)





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