ECCO IL ‘PAMPA’. Sosa: “Siamo vivi, puntiamo al primato” Todisco presenta il nuovo tecnico del Savoia: “Ho scelto lui perché credo nella rimonta in campionato”. L’ex punta del Napoli: “Ci vuole ‘cazzimma’. Mi piace il 4-2-3-1 e il modo di allenare di Di Francesco”

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todisco-sosa“Sono nel miglior posto al mondo, voglio stare qua, non vedevo l’ora di cominciare per mettermi in discussione”. E’ determinato Roberto Carlos Sosa, da ieri sera nuovo allenatore del Savoia, il terzo di stagione dopo la breve parentesi Masecchia e le undici giornate firmate Grimaldi. Il nuovo traghettatore voluto da Arnaldo Todisco e dal suo socio Giorgio Mascitelli è abituato ai media, la comunicazione è uno dei suoi punti forti. Tre anni di commentatore su Sky, opinionista televisivo su emittenti regionali, il ‘mestiere’ di giornalista non è certo un mistero per l’ex goleador di Udinese e Napoli. Oggi pomeriggio si è tenuta al Giraud la presentazione ufficiale. Ad accompagnare il ‘Pampa’ il presidente Todisco e Mascitelli.

LE PRECISAZIONI DI TODISCO – Il primo a prendere la parola è il massimo dirigente del sodalizio torrese che affronta subito un argomento ‘spinoso’, quello relativo allo striscione comparso oggi pomeriggio all’esterno dello stadio avente ad oggetto un attacco diretto nei suoi confronti.

“Il fatto è che da quando sono arrivato ho notato una caccia alle streghe. Questo clima non lo capisco. Se quello striscione è una critica sul momento della squadra ci sta tutto perché è chiaro che anche io ho le mie responsabilità ma se affronta il discorso economico la respingo, perché i giocatori sono in regola con quanto loro spettante e non ci sono questi problemi. L’arrivo di Sosa ne è l’evidenza”.

Todisco crede nella rimonta in campionato.

“Preferisco guardare avanti perché io credo nella possibilità di recuperare il campionato. Dobbiamo tornare a vincere, nelle prossime giornate Ercolano, Portici e Caivanese hanno scontri diretti, vediamo come andrà a finire, noi siamo pronti ad approfittarne poi tireremo le somme”.

Ritorno al sorriso.

“In queste ultime tre settimane è mancato l’aspetto mentale. Non ho visto un sorriso tra i ragazzi. Questa situazione deve mutare diametralmente. Ci sarà un generale restyling a cominciare dalle maglie che avranno una nuova veste. Oggi il Pampa ha riportato un clima più sereno in squadra, da qui bisogna ricominciare”.

L’ENTUSIASMO DEL PAMPA – Sosa non sta nella pelle. Oggi è arrivato al campo prestissimo, tanta era la voglia di rimettersi sul terreno di gioco per dirigere l’allenamento. Il suo arrivo era già stato ‘previsto’ la scorsa settimana dal collega Di Matteo di Vesuviolive, nonostante le smentire di circostanza rivelatesi poi non vere, proprio alla luce dell’effettivo ingaggio verificatosi.

“Sono qui con tantissimo entusiasmo. Sono nato in Argentina, vivo a Napoli, ormai ho un po’ di sangue napoletano e vivo di emozioni, adrenalina e sfide. Adesso la più importante riguarda Torre Annunziata. Dopo la bellissima parentesi di Napoli da calciatore e quella di Sorrento in panchina, sono qui per ricominciare, sono motivatissimo. Ringrazio il presidente e il signor Mascitelli per avermi dato questa opportunità”.

I MOTIVI DEL CROLLO – L’ultimo periodo è stato caratterizzato da un crollo verticale in classifica. Tre sconfitte consecutive che hanno portato il Savoia da -1 a –10 dal primo posto.

“Scoprirò in questi giorni il motivo di ciò. Comunque non credo che la ragione sia di ordine tattico o tecnico, per me il blocco è mentale. Non è possibile vincere 4-0 in Coppa e dopo pochi giorni subire uno 0-4 al Giraud. I ragazzi devono sbloccarsi quanto prima per ricominciare a marciare in campionato”.

L’IMPORTANZA DELLA COMUNICAZIONE – Oggi gli allenatori sono diventati grandi comunicatori.

A Sosa l’esperienza giornalistica lo ha certamente aiutato.

“Vivo nel mondo dei media da qualche anno, so quanto sia importate la comunicazione. Lo stesso spirito lo metterò con la squadra, voglio subito creare un clima sereno e di reciproca empatia. Parlerò molto con loro per capire dove sono i problemi, così potremo superarli insieme. Il calcio è gioia, è il più bel gioco del mondo, non complichiamoci la vita”.

IL MODULO DI BENITEZ – Nella sua precedente esperienza a Sorrento, Sosa ha utilizzato il 4-2-3-1.

A Torre quale sarà il modulo?

“In questi anni ho molto apprezzato il modulo di Benitez, indipendentemente da parte delle sue metodologie. Mi piace il 4-2-3-1 perché consente a tutta al squadra di partecipare ad ogni fase di gioco. Ho avuto modo di assistere anche agli allenamenti di Garcia e Gasperini ma in questo momento l’allenatore che più mi piace è Di Francesco del Sassuolo. Diciamo che adesso mi rapporto a lui”.

I TIFOSI – Non può mancare un passaggio sui tifosi.

Anche in questo ambito Sosa è chiaro.

“In questi ultimi anni ho visto più volte il Savoia ed in ogni circostanza sono rimasto piacevolmente coinvolto dalla passione dei tifosi. L’ambiente è simile a quello di Napoli, qui la tifoseria è determinante, ti è vicina. Il mio obiettivo è ricreare entusiasmo nella gente. Saranno loro la nostra arma in più”.

GLI OBIETTIVI – Per Sosa il Savoia è in gioco su tutti i fronti.

“Credo ancora nel primo posto, in alternativa ai play off, poi c’è anche la Coppa Italia con i quarti già conquistati. Insomma ci sarà da giocare e puntare a tutti gli obiettivi sui quali siamo pienamente in corsa”.

L’ERRORE DI SQUILLANTE – Il Pampa ha letto le dichiarazioni di Squillante nel dopo gara di domenica. L’ha particolarmente colpito un’affermazione.

“Ho letto che Squillante ha dichiarato che domenica scorsa ha eliminato un rivale. Ha commesso un errore clamoroso perché questo mi ha motivato tantissimo e lo stesso sarà con i ragazzi. Da Ercolano ci danno per morti, noi dimostreremo che siamo vivi. Puntiamo al primo posto”.

CI VUOLE ‘CAZZIMMA’ – Uno dei punti sui quali insisterà Sosa è quello caratteriale. La cosiddetta ‘garra’ argentina, in napoletano ‘cazzimma’.

“Domenica scorsa sei giocatori del Savoia sono stati ammoniti, uno espulso, eppure gli avversari sono usciti dal campo senza conseguenze. Non dico che bisogna fare gioco duro ma certamente ci vuole ‘cazzimma’ come dite da queste parti”.

I MAESTRI – Nella sua lunga carriera da calciatore tanti sono stati i suoi allenatori.

Su tutti il Pampa ne ricorda tre.

“Il primo pensiero è per Spalletti, il suo approccio con i giocatori è per me un modello da imitare. Poi ho avuto Giampiero Ventura, di lui ho ammirato il modulo. Infine non posso dimenticare Reja, insieme abbiamo vissuto la cavalcata del Napoli dalla C alla A”.

GLI UNDER – L’ultima domanda riguarda gli under. Da nostre indiscrezioni la società è già alla ricerca di un portiere.

D’Agostino e Despucches i ‘papabili’.

“Vedremo come utilizzare gli under. Da qui all’apertura del mercato osserverò tutti, under e non. Ognuno in questi momenti è il migliore che ci sia. Poi valuteremo, non mi va di fare nomi per rispetto a chi c’è”.

Sosa sarà accompagnato da Nunzio Di Somma quale secondo, nei prossimi giorni arriverà il preparatore atletico.

(Giuseppe D’Ambrosio)





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