ARIA NUOVA. Conosciamo Boilini, Ferrante e Leonetti Presentati i tre rinforzi del mercato di gennaio. Caratteri diversi, unità d’intenti. Obiettivo: mantenere il Savoia nei professionisti

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conferenzaGiorno di presentazioni in casa Savoia. Conosciamo tre dei nuovi arrivi del mercato di gennaio. In conferenza stampa arrivano Gaberiele Boilini, Alexis Ferrante e Vito Leonetti (nella foto da sinistra). Da poco è terminato l’allenamento al quale ha partecipato Scarpa, tornato in gruppo dopo una settimana di stop forzato. Dopodomani i tifosi potranno vedere capitano e compagni nella seduta aperta al pubblico grazie alla disponibilità del sindaco Starita. L’appuntamento è alle 15 di giovedì.

FERRANTE L’ESTROVERSO – E’ il più estroverso dei tre, si siede al centro e con quel taglio di capelli un ‘po’ così’ si presenta.

“Sono argentino, punta centrale, di proprietà della Roma”.

Ampio il suo sorriso. Nonostante le origini denota un accento tipicamente capitolino.

Il discorso passa alla sconfitta di Lecce.

“Perdere in casa del Lecce ci sta. E’ una squadra di grande valore e tradizione. Ce la siamo giocata ma ha pesato il fatto che siamo quasi tutti nuovi e non era facile inserirsi subito negli schemi. Per me è stata la seconda partita. Degli undici conoscevo solo Gabriele (Boilini ndr) con il quale ho giocato a Lucca”.

BOILINI IL ‘POSATO’ – Le ultime parole di Ferrante sono un assist per presentare Gabriele Boilini, dal marcato accento modenese. Le sue parole sono molto posate.

“Ero con Alexis a Lucca, ci sono stati dei problemi in società e quando Bruno Russo mi ha paventato l’ipotesi del Savoia ho subito detto di si. Questo è un altro mondo rispetto alle mie abitudini. Sono di un piccolo paesino tra le montagne del modenese, Torre è un’altra cosa”.

Un’analisi sul gruppo.

“In genere quando si arriva in una nuova squadra ci vuole un po’ di tempo prima di ambientarsi. Qui non è stato così, il gruppo è unito ed ha accolto alla grande i nuovi”.

Sul Lecce.

“E’ vero che Gragnaniello è stato il migliore in campo ma se Papini non avesse segnato quell’eurogol probabilmente potevamo commentare un pareggio. Il calcio è anche questo. Siamo già concentrati sul Barletta”.

LEONETTI IL ‘BARESE’ – Di Vito Leonetti si dice un gran bene. Ragazzo prodigio della ‘Primavera’ del Bari, la sua cessione in prestito al Savoia ha scatenato le lamentele dei tifosi biancorossi che lo volevano in prima squadra. Se l’è aggiudicato il Savoia e lui aumenta la notevole ‘colonia’ dei calciatori pugliesi in squadra.

La gara di Lecce è stata quasi un derby da ‘barese’ doc qual è.

“E’ vero. Non c’è stata emozione e non ho avuto paura degli avversari. Purtroppo non ci è andata bene ma ci rifaremo subito. Peccato comunque per domenica mi sarebbe piaciuto tirare uno scherzetto ai rivali leccesi”.

Vito ha giocato in attacco nel 3-5-2. Com’è andata l’intesa con Ferrante?

“Bene, considerando che era la prima volta che giocavamo insieme. Ci vorrà un po’ di tempo per migliorare l’intesa ma c’è la nostra assoluta disponibilità a seguire quello che ci dice il mister”.

(Giuseppe D’Ambrosio)





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