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SAVOIA-MARTINA. Il pagellone Santurro unica nota positiva, difesa immobile sui gol dei pugliesi. Il rigore fallito da Scarpa pesa come un macigno, a Bucaro il ‘cucchiaio di legno’

SAVOIA-MARTINA. Il pagellone

26-10-2014 – SANTURRO 6 – Ha fatto il possibile per difendere la sua porta. Due interventi di grande rilievo, specialmente quello sul tiro ravvicinato di Amodio che avrebbe poi portato al pareggio di Fabiano. Nessuna colpa sulle reti avversarie. Ieri ha rappresentato l’unica nota positiva del reparto arretrato.

CHECCUCCI 5,5 – Suo il gol del momentaneo vantaggio. Poi tanta confusione. In affanno sui laterali avversari, in occasione del gol vittoria di Arcidiacono si fa anticipare dall’ex Cosenza che si libera per il tiro vincente senza nessuna pressione.

SABATINO 5 – In occasione del pareggio del Martina lui e Sirigu si lasciano scappare le marcature. Tutto facile per Amodio e Fabiano portarsi al tiro a pochi metri da Santurro.

RINALDI 5,5 – Nel generale marasma del reparto arretrato anche per l’ex Benevento non è giornata. L’attacco a tre del Martina troppe volte lo mette in difficoltà. C’è da dire, però, che non trova una ‘spalla’ rassicurante in Sirigu.

SEVIERI 6 – Si conquista la sufficienza per la prima parte di gara. Sua la punizione che termina sui piedi di Checcucci che insacca il momentaneo vantaggio. Accusa col passare dei minuti un calo di tensione.

SIRIGU 5 – Molto male. Torna nella difesa a quattro e ripete gli stessi errori della gara col Barletta di Coppa Italia. Sempre in ritardo nelle chiusure. In occasione del gol patita di Arcidiacono non riesce a intercettare il cross di Magrassi che gli sfila davanti. Per nulla reattivo.

MALACCARI 5,5 – La solita partita a ridosso della sufficienza. Non riesce mai a mettersi in evidenza. Svolge il suo compitino senza sussulti. Prima frazione positiva, poi un evidente calo nel secondo tempo, nel quale ha ‘regalato’ le chiavi della mediana agli avversari che hanno potuto alzare il baricentro dell’azione (dal 38’ s.t. VERRUSCHI S.V.).

GALLO 6 – Tra i pochi a salvarsi dalla debacle di ieri. E’ il più attivo della mediana. Da applausi un suo recupero nel secondo tempo. Prima del pareggio tarantino mette paura a Bleve con un gran tiro dal limite.

DI PIAZZA 5,5 – Fa poco o nulla. La bella prestazione di Foggia è un lontano ricordo. Si intestardisce in tocchi di fino in una partita che chiedeva quantità. L’unica nota positiva è il rigore conquistato. Da attaccante di razza si accorge del pasticcio tra difensore e portiere del Martina e conquista la palla prima di essere atterrato. Esce tra i fischi della tribuna (dal 22’ s.t. CIRPIANI 5 – Poco più di venti minuti per non vedere assolutamente nulla. Facciamo fatica a ‘ricordare’ qualche sua azione. Assolutamente impalpabile).

SCARPA 5 – Secondo rigore fallito dopo quello di Barletta. Stavolta il penalty sbagliato pesa come un macigno nell’economia della gara. Probabilmente è stato lo spartiacque della partita. Il capitano non si è più ritrovato finendo nel dimenticatoio di una prestazione negativa. Complimenti per la presa di responsabilità con i tifosi nel piazzale dello stadio.

D’APPOLONIA 5 – Non pervenuto. Un match sotto tono, mai un’azione da taccuino. Francobollato da Tomi non ha quasi mai visto palla, al punto che il suo marcatore diretto nella fase finale della gara si è pure consentito di potarsi in avanti (dal 38’ s.t. POMPILIO S.V.).

BUCARO 4,5 – Stavolta la palma di peggiore spetta a lui. Non convoca Gargiulo, Corsetti e Panariello, manda in tribuna Cremaschi e Giordani, tiene in panchina Del Sorbo. Tutte scelte incomprensibili che pesano sull’esito della partita. Eppure era consapevole che il match contro il Martina avrebbe potuto rappresentare la sua ultima possibilità. A fine gara non si è dimesso. Quando la società tornerà a farsi viva forse sapremo se è pronta la lettera di esonero. Probabilmente il tempo per lui è scaduto.

(Redazione)





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