ANTEPRIMA. Cosa sarà deciso dal Consiglio Federale SoloSavoia.it illustra le determinazioni che tra qualche ora prenderà il massimo organo del calcio italiano. Tutti i dettagli sui criteri dei ripescaggi, sarà il Legnago a sostituire il Campodarsego ma il Savoia potrebbe presentare ricorso. Le società di C che non si iscriveranno

http://www.solosavoia.it/2020/08/04/anteprima-cosa-sara-deciso-dal-consiglio-federale/

logo_figcTra qualche ora il Consiglio Federale della F.I.G.C., il massimo organismo del calcio italiano, si riunirà (ore 12) per importanti decisioni che andranno a riguardare anche il destino del Savoia. Si, perché saranno indicati i criteri per le richieste di ripescaggio in Lega Pro ed esplicitamente individuata la squadra che sostituirà il Campodarsego nel passaggio alla categoria superiore. La nostra redazione ha ricevuto anticipazioni sulle determinazioni che verranno assunte.

DEROGA ‘NO’, FONDO PERDUTO ‘NI’ – Nei criteri per i ripescaggi dalla D alla Lega Pro saranno sostanzialmente confermate le regole del precedente campionato. Sarà pertanto esclusa la deroga sugli stadi che dovranno essere a norma presumibilmente entro il 20 agosto. Sul discorso fondo perduto potrebbe esserci una riduzione di importo alla luce del Covid-19 anche se non si esclude che possa essere confermato senza variazioni.

LEGNAGO – Come anticipato nel nostro articolo del 28 luglio sarà il Legnago a prendere il posto del Campodarsego. In tal senso sarà esplicitamente inserita una variazione al N.O.I.F. per consentire questa soluzione, premiando, di fatto, la seconda in classifica del girone della squadra che ha rinunciato, anziché, come sarebbe stato più giusto, la meglio piazzata nella graduatoria dei ripescaggi che vede l’Ostia Mare prima, seguita da Savoia, Foggia e Campobasso. Questo avrebbe portato non solo all’esclusione dal pagamento del fondo perduto ma anche alla deroga sullo stadio, essendo considerata la squadra sostituta del Campodarsego quale una delle nove prime.

DANNO SAVOIAIl ‘premio’ al Legnago danneggia pesantemente il Savoia perché l’Ostia Mare, da tempo, ha fatto sapere di non voler richiedere il ripescaggio, causa la non possibilità di ristrutturazione del campo sportivo di Ostia. Saltati i capitolini il primo posto disponibile sarebbe stato riservato ai torresi che così avrebbero superare il problema Giraud con la possibilità di proroga sui lavori. Tutto ciò perché a leggere testualmente la normativa vigente (art. 49 N.O.I.F. Titolo XII (Criteri Organizzativi Generali), lettera C, Capo I ): ‘Le squadre classificate al primo posto di ogni girone avranno diritto di chiedere l’ammissione alla Lega Pro. Qualora le società sopramenzionate rinuncino, la L.N.D. segnalerà in sostituzione, per ciascun girone, altre società del campionato di D seguendo la graduatoria predisposta secondo apposito regolamento’. Non si fa quindi riferimento alle seconde ma alla graduatoria, quindi indicare il Legnano è davvero una forzatura.

Da ciò sembra evidente la delicatezza della situazione che potrebbe portare anche ad un eventuale ricorso del club di patron Mazzamauro con conseguente rinvio dei campionati, una patata bollente che il Consiglio Federale dovrà tener presente anche perché qualche anno fa il Bellinzago che non si iscrisse in serie C, non fu sostituito dalla seconda in classifica bensì dal Fano, quarto nella graduatoria nazionale dei ripescaggi, in quanto la Caronnese (seconda nel girone del Bellinzago ma non per questo ‘scelta’), il Lecco ed il Campodarsego, ai primi tre posti della graduatoria dei ripescaggi rinunciarono o furono escluse dando così via libera ai marchigiani.  Un precedente che potrebbe pesare e che avvocati di giustizia sportiva potrebbero tranquillamente mettere in campo.

RISCHIO ESCLUSIONI – Analizzato il caso Campodarsego/Legnago andiamo a verificare quali squadre di C non si iscriveranno. Al momento sembrano due quelle sul banco degli imputati: Sicula Leonzio ed Arezzo. Per quanto riguarda Teramo, Siena e Potenza dovrebbero ottenere il nulla osta, mentre il Catania dopo l’acquisizione della nuova cordata ha registrato anche il ritiro dell’istanza di fallimento da parte del curatore designato riportando così gli etnei in amministrazione ordinaria. Certo bisognerà pagare le esposizioni in essere ma la nuova proprietà sembra intenzionata a farlo. Al momento anche Livorno ed Albinoleffe non hanno presentato la domanda, ricordiamo che il termine scade domani 5 agosto. Saranno dunque due i posti liberi con il Savoia, che se avesse avuto lo stadio a norma, avrebbe potuto conquistare d’ufficio la C, posti che potrebbero diventare tre se la giustizia sportiva dovesse comminare, come sembra, una punizione esemplare a Picerno e Bitonto per la sospetta combine del maggio 2019. I lucani sarebbero esclusi dalla lega pro, i bitontini invece, come stabilito per il Legnago sarebbero sostituiti dal Foggia, secondo del loro girone di D. Invece le promesse non mantenute del sindaco e di tutta l’Amministrazione, sparita colpevolmente, creeranno un ulteriore danno al virtuoso club di Mazzamauro.

(Redazione)





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