QUESTIONE STADI. Da Nord a Sud un problema per tanti Turris, Bitonto, Campodarsego, Matelica e Lucchese cercano strutture alternative. A Foggia ‘Zaccheria’ ok ma no al fondo perduto. Ostia Mare e Prato resteranno in D. Il Savoia spera nella deroga, a fine mese il Consiglio Federale decisivo

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stadio_giraudLe infrastrutture rappresentano il vero cruccio per tante società. La questione stadi è un problema generalizzato che coinvolge da Nord a Sud numerosi club e di conseguenza le relative amministrazioni considerando che la maggior parte degli impianti sportivi italiani sono di proprietà comunale.

DEROGHE – Il problema principale riguarda le società che dalla D sono chiamate al grande passo verso il professionismo. Le licenze nazionali hanno concesso deroghe per le 9 squadre dichiarate promosse d’ufficio pur non avendo vinto il campionato. Ebbene quasi tutte approfitteranno delle deroghe per giocare in altri stadi perché le proprie strutture non sono adeguate alla Lega Pro. Il Campodarsego (girone C), il Matelica (girone F), la Turris (girone G), il Bitonto (girone H) non hanno la possibilità di disputare la Lega Pro nei propri stadi e saranno costretti ad emigrare altrove. Il Campodarsego dovrebbe ottenere l’Euganeo di Padova, il Bitonto sta premendo per il ‘San Nicola’ di Bari, problemi per la Turris che dopo il no di Benevento sembra costretta addirittura a trovare una struttura in una Regione limitrofa, in pratica giocherà l’intera stagione in trasferta.

RIPESCAGGILa situazione non è certo migliore per le squadre incluse nella graduatoria ripescaggi. L’Ostia Mare non ha lo stadio a norma e molto probabilmente rinuncerà alla domanda di ripescaggio pur essendo la prima in lista. Stesso discorso per il Prato che ha già annunciato che resterà in serie D. Sulla questione Savoia sappiamo praticamente tutto con il sindaco Ascione che ha assicurato gli interventi al Giraud (nella foto) che però renderanno lo stadio indisponibile per parte della stagione. Il Campobasso ha già dato il via ai lavori che dovrebbero concludersi entro il 20 agosto. L’unica squadra che ha già la struttura a norma è il Foggia con lo ‘Zaccheria’ ma i rossoneri hanno il problema liberatorie e non hanno intenzione di pagare un eventuale fondo perduto visto che già lo scorso anno lo hanno pagato per l’iscrizione in D come il Palermo. Da ciò si comprende come anche per le possibili ripescate, onde evitare clamorosi vuoti di organico in Lega Pro si potrebbero prevedere proroghe come per le promosse dirette.

IL CONSIGLIO FEDERALE – E’ evidente che il Consiglio Federale che indicherà i criteri per le licenze dei ripescaggi sarà fondamentale per la costruzione dei gironi. La riunione dovrebbe tenersi a fine luglio dopo la conclusione degli spareggi della Lega Pro.

(Rodolfo Nastro)





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