UN CALCIO AL COVID. La riforma di Caiata per battere la crisi Prende sempre più piede l’idea del presidente del Potenza: “60 squadre professionistiche tra A e B, tre gironi di C gestiti dalla LND e play-off che garantirebbero il salto di categoria”. Dal Bari all’Avellino, dal Palermo al Foggia, quante novità. Aumentano le chance per il Savoia di Mazzamauro di giocare il prossimo anno in terza serie anche se la società è perplessa sui contratti e sul problema minutaggio. Rinviato il Consiglio Federale

http://www.solosavoia.it/2020/05/05/un-calcio-al-covid-la-riforma-di-caiata-per-battere-la-crisi/

caiataIn queste ultime ore si sta facendo avanti la proposta di riforma dei campionati avanzata oltre un mese fa dal presidente del Potenza Salvatore Caiata (nella foto) e riportato sul sito FanPage. Per restituire la giusta dimensione all’importante progetto sul futuro del calcio italiano, abbiamo intervistato in esclusiva proprio il patron del club lucano.

RIFORMA EPOCALEPresidente, restituiamo una verità storica alle situazioni. Quanto ascoltato ieri sera su Sport Italia non è altro che la sua idea, giusto?

E’ proprio così, ne sto parlando da un mese. Per me ciò che conta è che si possa arrivare a questa riforma epocale del calcio italiano, l’unica in questo momento in grado di salvare l’intero movimento nazionale, già duramente provato ma ulteriormente ridimensionato e colpito economicamente dall’emergenza Covid”.

La base del suo discorso parte dalle troppe squadre professionistiche presenti in Italia.

Non è possibile che dalla A alla C ci sono 100 squadre professionistiche. Non possiamo permettercelo, i costi sono insostenibili. All’estero ci sono circa la metà di campionati professionistici. Per questo porto avanti con convinzione questa idea perché con la riduzione a 60 del numero di squadre tra A e B e la creazione di una terza serie in tre gironi dilettantistici si potrà tornare a fare calcio in maniera seria e duratura, senza che ogni anno, a fine stagione, si debbano fare i conti con i club che falliscono e con i ripescaggi.  Se poi si dovesse decidere di rendere semi-professionistica la nuova C il problema, anche se in misura minore, rimarrebbe”.

L’ITER DELLA RIFORMALa proposta Caiata sarà discussa in videoconferenza in Consiglio Federale che nel frattempo è stata rinviato. Sarà necessaria una maggioranza qualificata dei 2/3 nel quale la sola Lega di ‘D’ può vantare il 34% del peso elettivo, la A il 12%, la B il 5%, la C il 17%, l’Assocalciatori il 20%, gli allenatori il 10% e gli arbitri il 2%. Qualora la proposta dovesse passare, il presidente federale Gravina riceverà il mandato per portare avanti la riforma. A quel punto sarà costituito un tavolo ‘tecnico’ in Federazione per la modifica del N.O.I.F., le intese con le associazioni di allenatori e calciatori, la riforma della mutualità ed i costi.

GOLDEN SHARE – Presidente non ritiene che l’iter procedurale sia troppo lungo e farraginoso. Non si rischia di sforare con i tempi.

“Ho la soluzione. Per tagliare la burocrazia il Governo potrebbe dare un mandato speciale al presidente federale o ad altra figura istituzionale, in pratica una Golden Share, con la quale lo stesso avrà la più ampia autonomia nel predisporre la riforma nei tempi brevi, senza eccessive lungaggini. Ciò consentirebbe di predisporre i regolamenti, formare i due gironi di B, i tre di C, tutta la D e cominciare”.

RINVIATO IL CONSIGLIO FEDERALE – Di seguito il comunicato che ha annunciato il rinvio del Consiglio Federale previsto per venerdì 8 maggio. “La riunione fissata per l’8 maggio è stata rinviata per la necessità di maggiori approfondimenti. Con riferimento all’ipotesi di riforma dei campionati, in particolare sulla Serie C, circolata nelle ultime ore su alcuni organi di informazione e sui social media, la FIGC precisa che nel tavolo di confronto istituito dal presidente Gabriele Gravina con tutte le componenti federali lo scorso gennaio, sono stati discussi diversi scenari, ma i lavori si sono interrotti a causa dell’emergenza da Covid-19. Non appena possibile, è volontà della Federazione riprendere a discutere alcune proposte di riforma nel rispetto delle norme statutarie. Al contempo, la riunione del Consiglio Federale programmata l’8 maggio è stata posticipata per la necessità di maggiori approfondimenti. Per consentire al sistema calcio di fronteggiare la crisi contingente, il Consiglio Federale sarà prossimamente riconvocato con all’ordine del giorno le tematiche inerenti la ripresa dell’attività sportiva e per stabilire le linee guida per l’iscrizione ai prossimi campionati”.

Probabilmente dovranno essere sciolte alcune perplessità come quelle inerenti le trasformazioni dei contratti dei professionisti ed i ‘minutaggi’ non previsti per la D ma solo per la C, elemento questo che vede il Savoia perplesso.

GRANDI PIAZZE – Il punto centrale della riforma Caiata è quello di salvaguardare il calcio sotto l’aspetto economico perché ovviamente la nuova C costerebbe in termini di mutualità, fiscalità ed iscrizione molto meno dell’attuale terza serie professionistica, allo stesso tempo però elemento importante sarebbe quello di poter rivedere grandi piazze in B.

“Immagino squadre come Bari, Avellino, Catanzaro, Reggina, Triestina, Padova, Cesena, Vicenza, Siena tanto per citarne qualcuna, ritornare in auge. Questo richiamerebbe l’interesse dei tifosi che seguirebbero maggiormente la cadetteria che tornerebbe ad essere un campionato bellissimo”.

Discorso simile per la C dilettantistica.

“Anche nella nuova terza serie ci potrebbero essere realtà con importanti tradizioni e seguito. Potrei tranquillamente riferirmi a Palermo, Foggia, Savoia, Taranto, Mantova, Campobasso ed altre ancora che sarebbero ad un passo dalla B e che ovviamente darebbero lustro, fin quando ci resteranno, ai nuovi raggruppamenti. Insomma sono certo che tutti avrebbero dubbi giovamenti da questa riforma”.

GLI SPAREGGI – Altro punto che affrontiamo con il presidente Caiata sono gli spareggi.

“Finalmente assisteremo a play-off con un senso compiuto perché darebbero la possibilità concreta di decretare vincitrici certe, restituendo interesse anche alla post season”.

LE SENSAZIONI – Presidente chiudiamo questa intervista con le sue sensazioni su quelle che saranno le decisioni del Consiglio federale.

Giorno dopo giorno la mia proposta sta prendendo piede. Spero davvero possa ottenere il parere favorevole delle Leghe per dare al calcio italiano una nuova vita. Se son rose…fioriranno”.

(Rodolfo Nastro)





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