LA D SI FERMA. Rinviato un turno, Savoia-Palermo senza tifosi Il Consiglio direttivo della L.N.D., riunitosi in mattinata, ha deciso di sospendere l’attività agonistica dei dilettanti di domenica 8 marzo. Una decisione a metà perché le gare fino al 3 aprile si giocheranno a porte chiuse, compreso il big match del Giraud

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serie_d_palloneAtto di coraggio ‘molto parziale e limitato’, della Lega Nazionale Dilettanti. L’organismo sportivo che in Italia conta il maggior numero di tesserati e tifosi andato oltre il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri sul rischio contagio Covid-19 e, pur prendendo atto delle determinazioni dell’esecutivo, a differenza delle leghe professionistiche che si sono adeguate, è andato oltre.

LA RIUNIONE – Come abbiamo indicato ieri sera, questa mattina in Lega si è tenuta una riunione fiume presieduta da Cosimo Sibilia.

STOP PER UN TURNOIl Consiglio direttivo della L.N.D. ha così deciso di ampliare la sospensione dei campionati non soltanto alle Regioni ‘zona rossa’ di Covid-19 ma anche alle altre. Non si giocherà dunque a porte chiuse, tutta la D si ferma, ma questo ‘atto di coraggio’ è a metà perché in pratica un solo turno, quello di domenica prossima viene rinviato. Domenica 15 era già prevista la sosta, si tornerà quindi in campo il 22 marzo. La Lega ha giustificato la decisione per permettere alle società di organizzarsi per la prevenzione sanitaria richiesta ai propri tesserati come da decreto ministeriale.

SAVOIA-PALERMO A PORTE CHIUSE– Il big match del Giraud sarà a porte chiuse alla luce del decreto del Governo, a meo di ulteriori colpi di scena e novità nei prossimi giorni. La situazione resta in continua evoluzione. Nel caso in cui con i rosanero si dovesse giocare a porte chiuse sarà un enorme danno per la società torrese che non potrà contare su un importante incasso al botteghino e ad uno stadio colmo per spinger ei bianchi alla vittoria, senza considerare poi che il rischio contagio permane visto che nei campionati dilettantistici non ci sono certo i controlli e le possibilità organizzative ed economiche per gestire in maniera adeguata quanto riportato nel decreto del presidente Conte. C’è da chiedersi se qualcuno dovesse contagiarsi durante le gare a porte chiuse chi si prenderà la responsabilità!

(Redazione)





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