L’arrivo in sala stampa di Angelo Scalzone e Gabriel Chironi (in foto) porta allegria. Due dei tre goleador di giornata sanno dia ver centrato un altro obiettivo di spessore. I tre punti non fanno perdere contatto dalla vetta e fanno capire come i bianchi non mollino in alcun modo.
TIMIDEZZA E SPREGIUDICATEZZA – Diametralmente opposti caratterialmente, Scalzone e Chironi sono uniti da una comunione d’intenti che rende questo gruppo impermeabile a qualsiasi variabile esterna.
Poche le parole dell’argentino al suo secondo gol consecutivo.
“Sono contento per il gol e per come mister Parlato mi schiera in campo”.
La scena la prende tutta Angelo Sclazone.
Sull’ammonizione?
“Non ho capito perché mi abbia ammonito, preferisco non fare polemica e guardare avanti. Purtroppo non ci sarò a Roccella e questo mi dispiace molto”.
L’INTESA – Nel primo tempo il Savoia ha trovato pochi spazi, l’intesa tra Scalzone e Diakite sembra non esserci.
“Dipende dalle partite, loro chiudevano bene gli spazi ed io e Adama non riuscivamo a trovarci. E’ comunque indubbio che l’ingresso di Cerone ha cambiato la partita, lui dà del tu al pallone e questo per ogni giocatore è un enorme vantaggio”.
LA BANDA DEI ‘BIONDI’ – Oggi in campo c’erano due ‘biondi’, a Scalzone si è aggiunto Cerone.
Ci spieghi da dove è nata questa cosa?
“In settimana eravamo del nostro barbiere (Duraccio Salon ndr) e ho detto a Federico di farsi i capelli come me, mi ha portato fortuna questo colore, poteva portarlo anche a lui. Noi siamo amici fuori dal campo e questo è importante, ci troviamo tantissimo”.
OCCHI CHIUSI – Il gol di Scalzone è stato di rara bellezza, controllo della palla, avversario a terra, palla in rete nel palo opposto.
“Ho chiuso gli occhi”.
E tutti che sorridono.
(Sergio Casciello)