ZONA SCALZONE. E’ lui l’uomo in più del Savoia Con il gol al 92’ a Troina il goleador per la terza gara di seguito segna nei minuti di recupero: “A Torre ho ritrovato la gioia ed il divertimento per il calcio grazie ai tifosi. Domenica con l’Acireale sarà una grande sfida”. Mister Parlato il segreto del successo

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scalzone_gol6 gol in campionato e due in Coppa Italia, da tre domeniche segna in pieno recupero, è diventato l’uomo della Provvidenza per il Savoia. Stiamo parlando di Angelo Scalzone (nella foto) pupillo del pubblico torrese, protagonista nell’ultima di campionato del gol partita a Troina al 92’ che ha permesso ai bianchi di non perdere contatto dalla vetta e di aumentare le distanze sulle terze.

ZONA SCALZONEUna volta c’era la zona Cesarini, con riferimento a Renato mezz’ala della Juventus degli anni ’30 che spesso segnava negli ultimi minuti di gioco. Adesso per i tifosi del Savoia c’è la zona Scalzone. Nelle ultime tre di campionato con Acr Messina, Palmese e Troina l’attaccante nativo di Formia ha messo la palla in rete tra il 91’ ed il 93’ per l’incontenibile gioia di un popolo che sta ritrovando entusiasmo e voglia di esaltarsi, sopiti da troppo tempo.

Domenica c’è l’Acireale al Giraud. Segnerai anche stavolta nel recupero?

“Chissà (sorride ndr). Proprio oggi ne parlavo con Federico Cerone e commentavamo come fosse strano il calcio. Ci sono state partite nelle quali non riuscivamo a segnare e poi accadono cose come quelle che mi stanno capitando ultimamente. Domenica scorsa poco prima del gol ho detto al difensore che mi marcava che avrei segnato, così è stato, credo nel destino e probabilmente questo è un segno”.

A proposito di Troina. Nell’ultima di campionato vi ha reso la vita durissima. Ti aspetti che col Palermo giochi con la stessa foga agonistica, considerando che l’allenatore e molti giocatori sono palermitani?

“Voglio crederci, amo questo sport e spero che diano filo da torcere al Palermo come hanno fatto con noi. A fine partita vedremo e capiremo se è andata come ti sto dicendo”.

LO SPARTIACQUEAlle 14.30 del 10 novembre il Savoia era a 13 punti dalla capolista Palermo. Poi la vittoria al ‘Barbera’ e tutto è cambiato, un mese dopo sono 8 i punti recuperati ed ora la distanza è di 5 lunghezze.

Cosa è successo?

“Quando siamo andati a Palermo eravamo reduci da una serie di partite nelle quali avevamo raccolto meno di quanto prodotto, mi riferisco a Corigliano e Biancavilla. Il mister in quella settimana ha lavorato tantissimo sotto l’aspetto mentale facendoci capire che eravamo forti, potevamo farcela e che dovevamo scendere in campo al Barbera con umiltà ma con la consapevolezza di potercela fare. La partita l’avete vista tutti e sapete come è andata”.

EMOZIONI – Angelo è un beniamino del pubblico, non appena comincia il riscaldamento tutti lo applaudono.

Lui sente questo calore ed in campo ripaga tanto affetto.

A Torre ho ritrovato la voglia di giocare, mi emoziona sentire i tifosi in casa e fuori, per me il calcio è tornato ad essere un divertimento e lo devo a chi sta sugli spalti perché mi fa sentire importante, c’è un feeling particolare. Sto bene mentalmente, dopo la sosta mi rimetterò anche fisicamente. Sto combattendo contro un problema al tendine che non mi fa essere al 100%, per questo non gioco mai tutta la gara”.

GIRO DI BOA – Domenica arriva l’Acireale. Sugli spalti sarà spettacolo assicurato considerando il forte e sincero gemellaggio tra le due tifoserie.

E sul campo?

Sarà battaglia. Loro hanno dimostrato di essere forti, a Palermo sono stati perfetti. Noi però dobbiamo guardare in casa nostra e continuare a far risultato, senza pensare a chi ci sta davanti. Poi se qualcuno farà un passo falso ci faremo trovare pronti. L’importante è giocare sempre per non avere rimpianti poi”.

(Rodolfo Nastro)





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