L’UOMO DELLA SVOLTA. Diakite: “Savoia scelta giusta” L’attaccante ivoriano si confessa a SoloSavoia dopo la doppietta che ha permesso ai bianchi di raccogliere il terzo successo di fila: “Un’emozione indescrivibile segnare sotto il settore ospiti, abbiamo una tifoseria da fare invidia a chiunque. Siamo un bel gruppo con Campilongo grande motivatore, a Torre società solida”

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diakite2Ha da poco compiuto 25 anni, è in Italia da piccolo, quando raggiunse i suoi genitori a Perugia. I primi passi in una squadra dilettantistica locale, poi la grande occasione a Padova nel 2012, adesso la nuova scommessa a Torre Annunziata per rilanciarsi. Stiamo parlando del giocatore del momento in casa Savoia: Adama Diakite (nella foto). Ieri l’ivoriano ha realizzato una doppietta nell’esaltante vittoria a Sorrento, bissando il gol partita di sette giorni prima contro il Pomigliano. Insieme ad Ayina e Costantino ha rappresentato il colpo di mercato con il quale il direttore sportivo Mignano ha voluto dare una svolta al campionato dei bianchi. I fatti gli stanno dando ragione così, dopo qualche settimana di ambientamento, per Diakite è iniziata la grande avventura a Torre Annunziata. Oggi la punta si ‘confessa’ a SoloSavoia.it, svelando le sue emozioni e la sua voglia di far bene.

FELICE DELLA SCELTA – Diakite è reduce da un inizio stagione poco fortunato con il Taranto. Proprio in occasione della gara del Giraud si infortunò.

La stagione sembrava segnata, poi la chiamata del Savoia.

“Sono stato felicissimo quando il direttore Mignano mi ha chiamato. Ho detto subito si perché conoscevo la piazza di Torre avendoci giocato contro non solo con il Taranto ma anche con la Casertana. Quella volta il Giraud mi impressionò e per me accettare la proposta della società è stato facilissimo”.

L’EMOZIONE DELLA CURVAIeri hai segnato sotto la curva dei tifosi. Al ‘Campo Italia’ sembrava essere in casa. Cosa hai provato?

Un’emozione indescrivibile, sono subito andato dai tifosi per festeggiare con loro, momenti bellissimi, per noi sono un punto di forza”.

ALLA CORTE DI CAMPILONGO – Diakite ha ritrovato a Torre Annunziata il suo ‘mentore’, l’allenatore con il quale si è espresso meglio: Sasà Campilongo.

“Non nascondo che aver ritrovato Campilongo è stato fondamentale. Con lui mi sono trovato benissimo proprio a Caserta dove ho trovato continuità nelle prestazioni. Conosco il suo modo di interpretare il calcio e mi trovo benissimo, sia sotto l’aspetto del gioco che quello mentale, è un grandissimo motivatore”.

Dopo le prime gare di ambientamento, Diakite sembra essere esploso.

“Dovevo ritrovare il ritmo della partita che mi mancava dall’infortunio, era chiaro che ci voleva un po’ di tempo ma adesso sto bene e grazie ai compagni mi sono subito ambientato e mi trovo una meraviglia”.

BRAVO, FURRBO, CATTIVO – Nel dopo gara di Sorrento, mister Campilongo ha utilizzato tre aggettivi per definire Diakite: “Bravo, furbo e cattivo”.

Cosa ne pensi?

Lo ringrazio per il bravo, sul furbo diciamo che ci siamo, mi manca ancora la giusta cattiveria. Il mister lo sa, per questo lo ha detto perché è consapevole che posso e devo dare di più. Sto sulla buona strada”.

LA RICHIESTA DI MAZZAMAURO – Diakite confessa cosa gli ha chiesto il patron nel momento della firma.

“Mi ha detto chiaramente che questa squadra mancava di concretezza, costruiva tanto ma sotto rete era poco cinica. In pratica mi ha chiesto di fare gol. Io gli ho promesso tutto il mio impegno anche perché segnare è il mio mestiere e credo che in queste due ultime gare sto cominciando a ripagare la sua fiducia”.

LOTTA AL VERTICE – Ieri, con il successo sul Cerignola, il Taranto ha riaperto i giochi per il primato.

Hai giocato la prima parte di stagione in Puglia, adesso sei a Torre, quali le differenze?

“Poche, devo ammetterlo. Il pubblico è caloroso e numeroso in entrambe le piazze, il meglio che un giocatore possa desiderare. La rosa del Taranto forse è più numerosa ma quella del Savoia è qualitativamente validissima, secondo me non ci sono differenze, possono competere entrambe per i posti altissimi della classifica”.

ATTACCO AL COMPLETO –  Con il ritorno di Del Sorbo l’attacco è ormai al completo.

Siete in tre a poter giocare al centro dell’attacco. Una concorrenza sana che non può che far bene alla squadra.

“E’ una bella cosa perché permette al mister di poter avere sempre un’arma durante la gara. Antonio è un giocatore eccezionale, anche durante l’infortunio era sempre con noi e ci dava forza. Ayina non lo scopro io, ha fatto benissimo ovunque ha giocato. Ieri abbiamo festeggiato tutti insieme la vittoria e sono ancora emozionato per il coro che mi hanno fatto i compagni l’altra domenica a Mugnano dopo la vittoria. Questo è davvero un bel gruppo, con una società solida ed una tifoseria che fa invidia a chiunque. Ci sono tutte le premesse per sorprendere e fare sempre meglio. Io ci sono”.

(Rodolfo Nastro)





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