A TUTTO CAMPO. Primo bilancio di Mazzamauro sul Savoia Il patron dei bianchi ci ha concesso una lunga intervista. Si è parlato di tutto, dallo stadio ai tifosi, passando per Squillante, Campilongo, gli sponsor, il mercato e il settore giovanile

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mazzamauro_nardoAlfonso Mazzamauro (nella foto) a tutto campo. Il patron dei bianchi ci ha concesso una lunga ed esaustiva intervista per entrare nel dettaglio dei temi che riguardano il club. Dalla questione stadio, al nuovo allenatore, passando per i programmi futuri ed il suo rapporto con la città, i tifosi e le forze economiche, senza tralasciare il settore gjovanile.

CONOSCERE TORRE – Al suo arrivo quest’estate, Mazzamauro aveva affermato che il suo primo anno sarebbe stato dedicato alla conoscenza della città.

A che punto siamo?

Mi piacerebbe conoscerla ancora di più. Già sono entrato nel tessuto sociale ma non ancora come vorrei. Questa domanda però mi da la possibilità di chiarire subito un’idea. Io non ho mai detto che il nostro obiettivo sarebbe stato quello di salvarci. Per quanto mi riguarda, se arriviamo in Lega Pro va benissimo. Ho solo espresso il concetto che il primo anno sarebbe stato di transizione e di conoscenza, a prescindere dai risultati del campo”.

Mazzamauro puntualizza.

“Il fatto è che spesso quello che dico viene estremizzato o per eccesso o per difetto ed ecco perché qualche settimana fa sono stato costretto a fare quel comunicato nel quale ho evidenziato le eccessive multe che ho dovuto pagare per inutili intemperanze”.

Ma quell’affermazione finale su possibili decisioni drastiche ha destato molta perplessità. Perché lo ha fatto?

“Io sono sincero, ho detto quel che penso. E’ mia intenzione proseguire nel progetto Savoia ma è ovvio che se anche nel girone di ritorno mi dovessi ritrovare con altri 10mila euro di ammende, permettetemi che questo farebbe riflettere me ed il mio socio Annunziata. Stiamo sostenendo da soli lo sforzo economico, ribadisco che le sponsorizzazioni mancano. Non siamo certo il Pozzo di San Patrizio al quale ognuno può attingere. Per questo chiedo a tutti la più totale collaborazione a tutti per riportare il Savoia dove merita”.

QUESTIONE STADIO – Altro ‘dossier’ aperto sul tavolo di Mazzamauro è quello relativo allo stadio.

Con il Picerno sarà l’ultima gara al Giraud poi?

C’è Sant’Antonio Abate come voi avete riportato anche se nelle ultime ore sono emerse problematiche di ordine pubblico che porterebbero al rischio di dover disputare le gare al ‘Varone’ senza il nostro pubblico. Per questo motivo stiamo valutando un’altra soluzione che però sarebbe disponibile da febbraio. Spero vivamente che si possa procrastinare la consegna dell’impianto alla ditta assegnataria dopo il 20 gennaio per consentirci di disputare anche il match contro il Pomigliano”.

Incontrerete il sindaco?

“Ci vedremo per gli auguri di buon anno. Con lui c’è un ottimo rapporto, è una persona di grande spessore con il quale c’è intesa”.

E gli allenamenti?

“Presto d’intesa con il nuovo staff tecnico sceglieremo anche il campo alternativo su cui allenarci”.

SQUILLANTE  – Affrontiamo le questioni del campo.

La squadra ha chiuso il girone d’andata a 25 punti, a due lunghezze dal Bitonto che occupa la zona play-off. E’ soddisfatto?

“No. Ci mancano almeno 8/9 punti”.

Colpa di chi o di cosa?

“Non mi piace parlare di chi è appena andato via. Con Gigi Squillante c’è sempre stato rispetto, l’allenatore non si discute ma probabilmente aveva perso il polso dello spogliatoio e questo ha portato a qualche battuta a vuoto. Probabilmente avrei dovuto prendere prima questa decisione ma per l’affetto e la lunga conoscenza che mi legavano a Squillante ho procrastinato l’esonero. Il pari con la Gelbison mi ha fatto decidere anche per consentire al nuovo allenatore di avere una decina di giorni di tempo per conoscere il gruppo”.

CAMPILONGO – Passiamo al nuovo allenatore. Sasà Campilongo nella prima intervista rilasciata a SoloSavoia.it ha affermato che da tempo il Savoia era sulle sue tracce poi la scorsa settimana c’è stata l’accelerata.

“E’ vero, confermo quanto vi ha detto. E’ il top per la categoria, lo definire l’Ancellotti del momento. Indipendentemente dal curriculum che parla da solo, ciò che mi ha convinto è che è un grande motivatore ed in questo momento al gruppo serviva una persona del genere. Sono convintissimo della scelta fatta”.

Campilongo ci ha anche confidato che avrebbe chiesto un accordo di un anno e mezzo.

Gli ho proposto tre anni di contratto. Dopo questo campionato potremo unirci per lungo tempo anche perché credo che sia l’allenatore ideale per portare avanti il progetto Savoia”.

MERCATO – Per questo progetto nel mercato di dicembre non avete lesinato a spese.

Sono arrivati in tre.

“Tutti giocatori di primo livello. Diakite, Aiyna e Costantino sarebbero titolari ovunque. Li abbiamo presi per far fare il giusto salto di qualità ad una squadra che attende il recupero definitivo di Ortiz ed il rientro di Antonio Del Sorbo. Sono convinto che ci divertiremo e per questo non mi pongo limiti da qui a fine campionato”.

SETTORE GIOVANILE – Ieri mattina abbiamo pubblicato un articolo dedicato ai giovani talenti della juniores. Non solo quelli che la compongono attualmente ma anche chi è stato dato in prestito per crescere.

Procede tutto come da programma?

“Ci saremo aspettati qualcosa di più specie dalla scuola calcio. A Torre intendo costruire la cantera che non mi è stata permessa ad Ercolano perché credo che crescendo giovani promesse si possa garantire la continuità del club. Stiamo attrezzando una scuola calcio a Napoli augurandoci che il prossimo anno Torre comprenda quanto sia importante investire sul proprio territorio con il nome Savoia”.

L’AUGURIO DI FINE ANNO – Siamo vicini alla conclusione del 2018.

Un augurio al popolo torrese.

Chiedo di starci vicini , di seguirci sempre anche adesso che andremo a giocare lontano da Torre. Permettetemi anche di salutare i tifosi di Ercolano. Sono stato cinque anni con loro e mi sembra giusto augurare ad entrambi un grande 2019”.

(Rodolfo Nastro)





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