I due allenatori nel post gara hanno stati d’animo contrapposti. Squillante (nella foto) è elettrizzato e non potrebbe essere altrimenti, la vittoria di oggi scaccia le nubi che si erano pericolosamente affacciate all’orizzonte. Per De Sarno è una sconfitta amara perché la sua squadra per la prima parte di gara non ha demeritato, poi il rigore di Del Sorbo ha aperto le porte ad un’altra partita.
SQUILLANTE – L’allenatore ha tanta voglia di parlare, arriva e si siede di gran fretta.
L’esordio è quello tipico dei suoi.
“Non eravamo prima dei brocchi, non siamo adesso fenomeni. La partita è stata bloccata fino al nostro gol poi ci siamo liberati di un enorme peso mentale ed abbiamo cominciato a giocare. Ma bisogna essere cinici e concretizzare, non si possono sprecare clamorose occasioni sotto porta perché se oggi invece del Nola avessimo affrontato Taranto o Cerignola probabilmente staremo qui a parlare di un’altra partita”.
Il tecnico ringrazia tutti.
“Un grazie lo rivolgo alla società ed ai tifosi che mi hanno subito applaudito al mio ingresso in campo. Ma è ovvio che il pensiero va ai calciatori, su tutti al ‘mio’ Antonio Del Sorbo che ha dimostrato uno straordinario attaccamento alla maglia. Non sta bene con il ginocchio, in settimana non si è allenato ma oggi ha voluto giocare ed avete visto tutti quello che ha fatto. I complimenti vanno poi estesi a tutti, dal portiere a Franzese, finalmente ho rivisto la squadra che più assomiglia alla mia idea”.
DE SARNO –L’analisi di De Sarno è più pacata.
“Peccato, avevamo cominciato bene, poi dopo il loro rigore ci siamo persi e nella ripresa non siamo riusciti a giocare. Ci è mancato all’ultimo momento una pedina importante come Gennaro Esposito (affaticamento agli adduttori ndr) e questo ci ha ulteriormente frenati. Merito comunque al Savoia, noi non abbiamo finalizzato le occasioni del primo tempo e ci troviamo con zero punti al termine di questo derby”.
(Rodolfo Nastro)
