SI CHIUDE IL 2017. Un anno di Savoia La scelta avventata di Cimmino, la finale play-off persa al Giraud col San Giorgio, il bluff cinese e la presunzione di Franco hanno mandato nello sconforto tutto l’ambiente. Poi a luglio l’arrivo di Nuzzo che ha restituito serenità ed un Savoia finalmente padrone assoluto del campionato.

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2017Quello che sta per concludersi è stato un anno non certo semplice per il Savoia. Il 2017 ha vissuto momenti diversi ed un clima di instabilità fino a metà luglio con l’arrivo del neo presidente Antonio Nuzzo che ha restituito serenità all’ambiente lanciando il suo progetto per un grande Savoia. Ma andiamo per step.

VIA FABIANO, ECCO CIMMINO – Il 2017 si apre con l’esordio in panchina di Michele Cimmino, subentrato a Franco Fabiano a fine 2016 a seguito dell’impopolare ed improvvida scelta del duo Altea/Rega. La parentesi Cimmino dura poco, solo 8 giornate, nella quali i bianchi perdono il treno promozione. Sono 17 i punti conquistati sui 24 disponibili con una sconfitta (Isola di Procida) e due pareggi contro Pimonte e Barano impelagate nelle zone basse della classifica.

IL RITORNO DI FABIANOIl 6 marzo Cimmino viene esonerato e con lui si allontaneranno anche Altea e Rega, lasciando la gestione nelle mani di Gaetano Battiloro con al fianco i direttori Ferraro e Ferrieri. Franco Fabiano torna in panchina. Nonostante tutto l’ex tecnico del Nola porta la squadra fino alla finale regionale play-off. E’ però disco rosso al Giraud contro il San Giorgio che elimina i bianchi ponendo fine ai sogni promozione.

IL BLUFF ‘CINESE’ – Nei mesi di gestione Battiloro si fa avanti la pista ‘cinese’, l’ex diggì della Turris paventa l’interessamento di una cordata dall’Oriente pronta ad acquisire il Savoia. Si parla anche di una cessione di quote da parte di Altea. Ben presto tutto si rivelerà un bluff.

LA METEORA FRANCONel momento di maggior instabilità, si fa avanti Carmine Franco, presidente del Gragnano, che pur non avendo ancora acquisito nulla parla già da patron al punto che tiene una conferenza stampa al Giraud il giorno prima della finale con il San Giorgio nella quale si concede anche un applaudito giro di campo. Franco promette la serie D, sicuro di poter portare il titolo del Gragnano a Torre. Non sarà così. Alla fine il fiscalista napoletano alzerà bandiera bianca.

ARRIVA NUZZO – Tra tante nubi, dubbi, promesse fatte e non mantenute, ad inizio luglio compare un post sul profilo facebook di Antonio Nuzzo, patron della Frattese. L’imprenditore di Arienzo afferma di ‘sognare il Savoia’. E’ l’inizio di tutto. Il suo braccio destro Mennitto conferma l’interessamento a SoloSavoia.it ed in men che non si dica a metà luglio la nuova cordata acquista le quote di Altea. Il Savoia ha un nuovo padrone.

LA CORAZZATA – Il nuovo presidente delega la costruzione della squadra al direttore sportivo Francesco Mennitto. Arrivano dall’Afragolese il diggì Pannone ed il segretario D’Errico. La prima mossa è la riconferma di Franco Fabiano. Si parte. Nel giro di due settimane il club mette a disposizione del tecnico una vera corazzata. Restano il portiere Gallo e l’attaccante Esposito, poi tutti volti nuovi. Arrivano Di Paola, Fava, Sardo, Liccardo, De Rosa, Riccio, Di Girolamo, Allocca, Galizia. Ciliegina sulla torta è Caso Naturale scelto personalmente da Nuzzo. A completare la rosa interessantissimi under.

PADRONI ASSOLUTI – Il girone d’andata si chiude con numeri importanti. Il Savoia è primo con 40 punti, 8 in più della seconda, l’Afragolese. Conquistata anche la semifinale di Coppa Italia. In 15 gare una sola sconfitta contro la Mariglianese ed un pari in casa del Forio, poi tutte vittorie ad imporre una superiorità netta sia nei risultati che nel gioco. La serie D come dichiarato dallo stesso Nuzzo ‘dovrà essere realtà”.

(Redazione)





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