SAVOIA-MARIGLIANESE. Il pagellone Si salvano in pochi. Per D’Aquino esordio non positivo, Esposito getta alle ortiche due limpide palle gol. Fava entra e centra il palo, Galizia non riesce a lasciare la sua impronta sul match. Ma è di Caso Naturale l’erroraccio che manda in gol Di Biase

http://www.solosavoia.it/2017/09/17/savoia-mariglianese-il-pagellone-2/

savoia-mariglianese_pagelloneD’AQUINO 5 – Rientra titolare dopo aver scontato il turno di squalifica ma il suo non è sicuramente un esordio da ricordare. In occasione del gol partita di Di Biase resta a metà strada tra l’uscita ed il restare tra i pali, ampliando così lo specchio della porta a disposizione dell’attaccante ospite. Superficiale quando nel tentativo di evitare un calcio d’angolo perde il pallone consentendo una pericolosa azione agli avversari.

LIGUORI 5,5 – Una gara senza particolari sbavature anche se più di una volta viene saltato dall’avversario diretto. Mette però in campo tanta grinta perché quando si vede superato non demorde e fa di tutto per riconquistare posizione e pallone.

DEL PRETE 5 – Perde un facile pallone nella sua zona di competenza consentendo ad Amoroso di tentare la via del gol con un pallonetto che per poco non inganna D’Aquino. Il giocatore che abbiamo apprezzato con Caivanese ed Isola di Procida può fare molto di più.

DE ROSA 6 – Nel corso del primo tempo tenta per ben due volte il tiro dalla distanza, ha coraggio e determinazione. Gara sufficiente, tra i pochi a salvarsi nella brutta prestazione di ieri.

DI GIROLAMO 5,5 – Per lui un giudizio tutto sommato positivo, nell’occasione del gol di Di Biase cerca di recuperare in corsa la posizione ma non ci riesce.

RICCIO 5,5  – Giudizio simile a quello espresso per Di Girolamo. Nella fase finale passa addirittura nel ruolo di attaccante per tentare di sfruttare i sui colpi di testa. Tutto inutile.

DI PAOLA 6 – La generosità non gli manca mai. Nel primo tempo sono numerosi i cross messi a centro area, non sfruttati dai compagni. Lui è uno di quelli che la maglia la sua sempre. (Dal 12’ s.t. SARDO 6 – Fabiano lo inserisce ad inizio ripresa quando cambia modulo. Da una sua folata nasce l’azione in cui ci sarebbe un calcio di rigore per il Savoia, non concesso; è sempre lui a crossare al centro per Fava che colpisce il palo. Negli ultimi minuti arretra l’azione per consentire a Riccio di lanciarsi in avanti).

LICCARDO 5 – Tenta spesso su calcio da fermo ma non è giornata. L’impegno non gli manca ma la precisione si e questo nel corso di gara pesa. Non bello il battibecco con Del Prete a metà ripresa.

ESPOSITO 5 – Gioca solo un tempo e non lo fa con la solita concretezza. Sciupa due importanti occasioni da gol. Ma l’Esposito che conosciamo ed abbiamo apprezzato lo scorso anno è capace di riprendersi e tornare a fare quello che sa: segnare. Ne siamo certi. (Dal 1’ s.t. FAVA 5,5 – Entra bene sul terreno di gioco al punto che colpisce un clamoroso palo nell’azione più clamorosa costruita dal Savoia. Col passare dei minuti però perde la verve anche a causa di una squadra che non lo accompagna. Piovono tanti cross quasi tutti fuori portata e per lui è impossibile far male. Sciupa all’82’ una grande occasione quando a tu per tu con Cangiano manda altissimo).

GALIZIA 5 – Non entra quasi mai in partita. Si sposta da una posizione all’altra nell’attacco torrese senza mai incidere. Non è in giornata, la prima volta che gli capita da quando indossa la maglia bianca. Un episodio e nulla più.

CASO NATURALE 5 – Sbaglia molti cross, impreciso e frettoloso. Ma la macchia della gara è quella che consente alla Mariglianese di segnare, perché è lui a perdere ingenuamente un pallone a centrocampo che poi Sapio sfrutta lanciando Di Biase in gol (Dal 23’ s.t. EMMA 5,5 – Non riesce ad imprimere nuovo passo alla gara).

FABIANO 5,5 – La squadra sbaglia l’approccio alla gara che risulterà fatale ai fini del risultato. Nella ripresa cambia i due laterali d’attacco e la punta centrale. Modifica anche il modulo ma non riesce a cambiare l’inerzia di un match negativo. A fine partita si assume tutte le responsabilità della sconfitta pur consapevole che le colpe vanno divise.

(Redazione)





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