IL CUORE DI ESPOSITO. Vinceremo per gli 8 angeli di Torre Il bomber, riconfermato in maglia bianca, rivolge il suo commovente pensiero alle vittime della Rampa Nunziante. Orgoglioso della parole di Guarro, racconta la sua amicizia con Paolo Sardo. Unico obiettivo: la serie D

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esposito_1“Hai indossato questa maglia come avrebbe fatto un ragazzo di Torre Annunziata”, firmato Nino Guarro. Una frase da brividi che Gennaro Esposito (nella foto) terrà sempre stretta con se. Iniziamo proprio così l’intervista al bomber dei bianchi (25 reti in campionato l’anno scorso), riconfermato al centro dell’attacco del Savoia 2017/18.

“Ci tenevo a ricordare le parole di Nino perché mi mettono ancora i brividi, una frase bellissima che la dice lunga sul mio legame con questa maglia e con la città. Se ho scelto, per la prima volta in carriera, di giocare per due anni consecutivi nella stessa squadra è perché qui c’è qualcosa di speciale e voglio coronare il sogno interrotto a maggio contro il San Giorgio”.

L’UNICA CONFERMA – Mettendo da parte Francesco Gallo che per motivi lavorativi ha dovuto rinunciare a difendere la porta in questa prima fase di stagione, Gennaro Esposito è l’unico calciatore della rosa dello scorso campionato ad essere stato riconfermato, nonostante la pressione dell’Afragolese con mister Borrelli che ha personalmente richiesto il calciatore.

Te lo aspettavi?

Sinceramente no. Per come si erano messe le cose a fine campionato credevo di non restare, poi l’arrivo di Nuzzo con la riconferma di mister Fabiano sulla panchina mi hanno rassicurato. Il presidente è una persona eccezionale che ti contamina con il suo entusiasmo, lo stesso direttore Mennitto in poche parole ha chiuso l’accordo con me. E’ davvero una società seria ed importante che potrà garantirci la giusta serenità sul terreno di gioco, elemento che ci è mancato lo scorso anno”.

Ti sei sentito con il mister?

“Con lui ho un rapporto particolare, una stima profonda perché so che mi apprezza non solo come calciatore ma anche come uomo e questo mi inorgoglisce tantissimo. La stima è reciproca perché al suo esonero di dicembre io ci ho sempre messo la faccia sottolineando l’errore fatto dal presidente in quella scelta incomprensibile. Ad inizio luglio mi aveva detto che gli avrebbe fatto piacere puntare nuovamente su di me per continuare il percorso iniziato ma non completato verso la D. Ho subito accettato ed ora rieccomi in gioco”.

I TIFOSI – Un altro punto di forza di Esposito sono i tifosi, conquistati gol dopo gol, prestazione dopo prestazione.

Una bella soddisfazione anche perché all’inizio c’era scetticismo intorno a me, poi tutti hanno capito che io ci ho messo il cuore ogni volta che scendevo in campo ed ho onorato questa maglia in ogni momento. Continuerò a farlo perché voglio regalare ai tifosi la gioia della promozione. La meritano loro, la meritiamo noi”.

L’ANEDDOTO CON SARDO – Esposito incontrerà nuovamente Galizia e De Rosa con i quali ha già giocato ma sicuramente la persona con la quale avrà un rapporto speciale sarà Paolo Sardo.

E’ un mio grande amico, in ritiro torneremo ad essere compagni di stanza, sarà bello condividere con lui l’annata che sta per arrivare”.

Paolo Sardo ci racconta un aneddoto della sua amicizia con Esposito.

E’ grazie ai suoi consigli quando eravamo in stanza durante i ritiri che ho conosciuto Annarita che è poi diventata mia moglie. Non finirò mai di ringraziarlo”.

GLI 8 ANGELI – L’ultimo pensiero di Esposito è il più toccante, il più sentito.

“Quest’anno giocheremo per onorare la memoria degli otto angeli della Rampa Nunziante, a loro dedicheremo la vittoria di questo campionato, resteranno sempre nella memoria collettiva”.

(Rodolfo Nastro)





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