IL BARANO. Pilato: “Col Savoia non faremo barricate” Ex centrocampista dei bianchi negli anni ‘80, sulla ‘carta’ ancora diggì degli isolani anche se distante dal club per alcuni dissapori: “Portici favorito per la promozione, sarà dura per i torresi”

https://www.solosavoia.it/2017/03/03/il-barano-pilato-col-savoia-non-faremo-barricate/

pilatoCentrocampista, ha vestito la maglia bianca nella stagione 1984-‘85 agli ordini di Gaglione e del maresciallo Cresci, tre gol e ventuno presenze al suo attivo. Tanto è bastato per lasciare un buon ricordo in quello che ieri come oggi siede sugli scranni dirigenziali del Savoia, l’eterno Felicio Ferraro. Ecco Gianfranco Pilato (nella foto), sulla carta ancora direttore generale del Barano, ma da qualche tempo lontano dal club per dissapori con la proprietà. A lui, però, insieme all’altro ex Billone Monti, si deve la storica promozione in Eccellenza degli isolani. Chi meglio di Pilato può presentarci il prossimo avversario dei bianchi.

BARANO DAI DUE VOLTI – In questo girone di ritorno la squadra dell’isola ha perso la verve e la capacità di far punti della prima parte di stagione.

Pilato, il Barano ha sciupato un tesoro di otto punti dalla zona calda a fine girone di andata. Cosa è successo a suo parere?

“Il campionato di Eccellenza è un torneo molto difficile, occorre essere particolarmente attrezzati anche per salvarsi. Il Barano è una piccola realtà, con risorse limitate; qui si fa calcio per puro divertimento. In pratica siamo partiti confermando i dieci undicesimi della formazione base dello scorso campionato, aggiungendo un paio di elementi di categoria. Nel girone di andata abbiamo fatto benissimo raccogliendo punti e consensi e approfittando delle pecche di molti avversari ancora in fase di allestimento ma il ritorno, si sa, è tutto un altro torneo. Chi lotta per la vittoria finale è già forte e aggiunge il tocco di ulteriore qualità, chi è in lizza per salvarsi cerca rinforzi adeguati. Noi siamo stati sostanzialmente fermi. Questa può essere una delle ragioni per cui si sta raccogliendo poco in termini di punti”.

PORTICI SU TUTTE – Quale squadra del girone l’ha maggiormente impressionata?

“Direi che il Portici a livello di collettivo mi è parso un undici davvero forte e completo in tutti i reparti. Sul piano individuale, l’Afragolese può vantare qualche giocatore di qualità superiore come Pasquale Carotenuto che in qualsiasi momento può rompere gli equilibri a favore dei suoi”.

E il Savoia? C’è spazio per i torresi nelle sue valutazioni?

Il Savoia mi piace e ha un tecnico come Cimmino che sa il fatto suo. Torre Annunziata ha una tifoseria senza confronti e questo può essere un vantaggio e un limite nello stesso tempo. Comunque, quella con le altre battistrada è una bella sfida anche se la vedo dura per i bianchi”.

LA SFIDA CON I BIANCHI – A suo giudizio, domenica nel Barano prevarrà la necessità di far punti o quella di giocare come sa?

Il Barano non è capace di difendersi in dieci dietro la palla, non è nel suo DNA. Monti dal punto di vista tattico è molto bravo e sa come chiudere gli spazi all’avversario non disdegnando il gioco d’attacco. Non vedo una partita di barricate”.

A proposito di attacco, Savio e Sogliuzzo si stanno particolarmente distinguendo in quanto a prolificità.

“E pensare che il primo nasce centrocampista e il secondo è un mediano. In generale, penso che, abituati ad un gioco corale ed avendo particolare abilità in zona tiro, tutti e due sanno farsi trovare sempre pronti a battere a rete e, per fortuna del Barano, spesso e volentieri centrano il bersaglio”.

RICORDI DI TORRE – Si vede ancora con qualche suo ex compagno del Savoia?

“No, anche se in tempi relativamente recenti ho ritrovato Giorgio Vesce”.

Che ricordo ha di quella stagione?

Un ambiente molto caloroso in cui mi sono trovato subito a mio agio. Sono arrivato ad ottobre insieme a Bolognino con la squadra in cattiva posizione di classifica, mi pare fosse al terz’ultimo posto. Ma c’era gente di qualità come Bacchiocchi, Amura, Cafaro, Cinquegrana ed un mister come Cresci che ci mise davvero poco a rimettere in riga la squadra. Se non erro, alla fine arrivammo settimi. Che bei ricordi!”.

Domenica rivedrà Felicio Ferraro.

“Sarà un onore ed un piacere, è una persona eccezionale, come poche nel mondo del calcio. Ha il Savoia nel cuore e farebbe di tutto per vederlo sempre in alto”.

(Matteo Potenzieri)





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