L’AVVERSARIO. Balzano: “Affronteremo il Savoia con gli stimoli giusti” L’ex attaccante dei bianchi chiamato a condurre con i suoi gol il Pimonte alla salvezza: “Convinto dal progetto serio e lungimirante”. Domenica sfida al passato: “I tifosi torresi sono caldissimi, sarà uno sprone per noi”

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sangiorgio-savoia15-16_3Un assaggio di serie D come under in stagioni ormai lontanissime, tanta Eccellenza con sprazzi di Promozione, un calcio minore che però l’ha visto e lo vede protagonista assoluto in veste di bomber. Ovunque sia approdato, qualsiasi maglia abbia indossato, Luca Balzano (nella foto) ha sempre fornito l’apporto che gli si chiedeva: tanti gol. Attualmente fa le fortune di Pimonte, prossimo avversario dei bianchi in una compagine imbottita di ex Savoia. Oltre Balzano ricordiamo Di Capua, Guadagnuolo, Toscano e Amarante.

IL SOGNO SVANITO – Balzano, una serie D solo accarezzata, perché?

Colpa mia. Sono esploso tardi e la mia consacrazione nei tornei regionali ha fatto il resto. Ho avuto contatti e proposte serie, penso ad Ariano ed Ercolanese su tutte, ma ho preferito le certezze economiche e l’unanime considerazione al salto nel buio”.

IL PASSATO IN BIANCO – Balzano conta due parentesi in carriera con i torresi, dall’esaltante campionato nell’Atletico Savoia all’amaro addio sotto la gestione Todisco.

Dopo la splendida cavalcata nell’Atletico Savoia, sei tornato a Torre per un’esperienza durata poco sebbene condita da quattordici reti. Per quale motivo?

“Semplicemente perché la società mi aveva chiaramente fatto capire che non c’erano le condizioni per poter proseguire il rapporto. A quel punto, pur essendo un tifoso del Savoia, non me la sono sentita di continuare ed ho preferito accasarmi al San Giorgio dove abbiamo raggiunto il traguardo dei play-off nazionali. E che la situazione non fosse rosea è stato confermato poco dopo il mio allontanamento quando tutti i torresi hanno abbandonato. Era ormai evidente che le premesse e le promesse iniziali erano solo una boutade”.

Una sola esperienza fuori regione, in Sardegna con la Nuorese, com’è andata?

Un’avventura da dimenticare. Dopo appena tre giornate con due gol in Coppa, sono sorte incomprensioni con il presidente che mi hanno convinto a lasciare un ambiente peraltro incomprensibilmente non proprio ben disposto nei miei confronti”.

IL PRESENTE – Oggi al Pimonte, solo ieri al San Tommaso. Cosa ti ha spinto a cambiare maglia?

Ho preferito il club dei Monti Lattari dove mi ha convinto un progetto serio e lungimirante e perché no, anche un buon contratto; senza dimenticare che ho rincontrato molti vecchi compagni”.

Avete incontrato recentemente Afragolese e Portici. Quale delle due ti ha maggiormente impressionato?

Senza dubbio il Portici, un’ottima squadra, ben assemblata, ottimamente allenata e con una panchina che non fa rimpiangere i titolari”.

Domenica si giocherà a Gragnano su richiesta della vostra società. Non è una decisione che sfavorisce il Pimonte? In pratica si giocherebbe su un campo neutro.

Direi proprio di no. Molti miei colleghi sono abituati a giocare davanti a grandi platee come potrebbe essere quella di domenica. Anzi, direi che giocare davanti a tanti tifosi del Savoia, sempre caldissimi, potrebbe essere per noi un ulteriore sprone a dare il massimo. Del resto, ci stiamo preparando al meglio consci della forza dell’avversario ma con i giusti stimoli per disputare una partita importante”.

(Matteo Potenzieri)





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