LA SIBILLA. De Michele: “Brucia ancora il KO di domenica” E’ la sorpresa di questo inizio di stagione. L’unica sconfitta per i flegrei è quella della scorsa giornata contro il Gladiator a tempo scaduto. Il tecnico: “Temo l’emozione dei miei nel giocare al Giraud”

http://www.solosavoia.it/2015/10/15/la-sibilla-de-michele-brucia-ancora-il-ko-di-domenica/

ivan_de_micheleUna vita da calciatore in Campania, un’escursione in Sardegna con la Nuorese, giusto il tempo per vincere il campionato di Eccellenza, due piazze importanti come Caserta e Castellammare (con il Comprensorio Stabia) da annoverare nel palmares da mediano. Ma è nella brevissima carriera da tecnico, appena due anni, che Giovanni De Michele (nella foto), detto Ivan, sta traendo le migliori soddisfazioni della sua vita di innamorato matto del pallone. Sarà lui a guidare la Sibilla nel match di sabato al Giraud.

DELUSO DAL… PALLONE - Due Coppa Italia regionali, due qualificazioni ai play-off: un curriculum vincente per un neofita della panchina…

“In effetti, quest’anno speravo in una chiamata da qualche big che non è arrivata. Dopo l’ottimo lavoro svolto a Volla dove abbiamo ottenuto risultati importanti pur giocando a porte chiuse, pensavo di poter meritare una chanche importante. Ho ricevuto invece una proposta dal Poggiomarino che ho rifiutato in quanto ho ritenuto difficile con strutture vecchie e campi in terra battuta spiegare e praticare calcio come lo intendo e mi piace fare. Solo il 2 settembre scorso ho chiuso con la Sibilla. Il calcio evidentemente va così”.

TRA CAMPIONATO E COPPA – Mercoledì Sibilla e Savoia si sono qualificate per gli ottavi di Coppa Italia. Se accederanno ai quarti il calendario prevede l’incrocio.

Sabato sarà un anticipo?

“Parliamo della qualificazione appena ottenuta. Ho rischiato inserendo ben sei under. Ci è andata bene ma con una rosa ridotta all’osso come la nostra sarà molto difficile giocare su due tavoli. Il prossimo impegno è il campionato, i quarti sono lontanissimi”.

Un buon avvio di stagione sporcato da una sconfitta, quella di domenica con il Gladiator, inattesa e inimmaginabile per come è scaturita. In vantaggio fino a pochi minuti dal temrine, i flegrei hanno subito la rimonta dei sammaritani nel recupero.

Il ko di domenica brucia. Ancora oggi faccio fatica a crederci. Già il pareggio sarebbe stato immeritato per quanto abbiamo espresso ma addirittura perdere sul triplice fischio è veramente dura da digerire. Fortunatamente il calcio dà e toglie. Vantiamo crediti con la dea bendata”.

L’AVVERSARIO – Che squadra è la sua Sibilla?

“Stiamo insieme da poco più di un mese ma i progressi sono stati tanti. Oggi siamo un buon team che può giocarsela con tutti. Certo, la rosa andrebbe allargata per poter chiedere di più ad una compagine che, ripeto, ha buone caratteristiche di base ma necessita di ricambi per un torneo lungo, faticoso e livellato come il girone A di Eccellenza”.

Sabato De Michele è atteso al Giraud, uno stadio dove ha vinto da allenatore (lo scorso anno la finale di Coppa con il Volla) e giocato (con il Comprensorio Stabia).

Sensazioni?

E’ sempre un piacere giocare a Torre Annunziata, una bella piazza con un tifo esigente ma passionale che non merita assolutamente l’Eccellenza”.

Savoia ed Ercolanese protagoniste uniche del torneo?

“Assolutamente si, anche se ritengo l’Ercolanese un gradino più su sia perché in molti giocano insieme già da un paio di anni e dunque sono ben amalgamati ma anche perché in un gruppo già forte sono stati inseriti atleti di grande spessore come Grezio, Coppola, El Ouazni. Da parte sua però, il Savoia ha un pubblico importante e gente che può fare la differenza. Al momento, la vera delusione è rappresentata dalla Sessana. Per loro, vale lo stesso discorso fatto dai granata ma i risultati sono ben diversi”.

Cosa si attende dalla partita di sabato?

“Dico che ce la giochiamo. Temo solo l’emozione che può prendere i miei trovandosi a giocare in uno stadio così e al cospetto di un pubblico certamente numeroso e carico di entusiasmo”.

Una curiosità: perché Ivan e non Giovanni com’è registrato all’anagrafe?

“Per il rifiuto del prete a battezzarmi con un nome russo. Quarant’anni fa queste cose erano ancora importanti nel mondo cattolico.”  

(Matteo Potenzieri)





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