E’ un Giovanni Masecchia al vetriolo quello che commenta il comunicato stampa con il quale il Savoia lo ha esonerato. L’ormai ex tecnico non le manda a dire ed ‘accusa’ direttamente Arnaldo Todisco e Gaetano Arpaia.
MA QUALE ESONERO! – “Ma quale esonero. Con tutto il rispetto, Todisco ed Arpaia non sono in grado di esonerare il sottoscritto. Vivo di calcio da una vita e non consento a loro di arrogarsi questo diritto. Io faccio un passo indietro ma dico senza mezze misure che Torre ed il Savoia sono troppo per loro due, non sono proprio all’altezza di una piazza come questa!”.
TRADIMENTO – Masecchia non si tiene proprio niente.
“Mi sento tradito da Todisco. Negli ultimi due anni ho dato la mia vita per lui. A Ponticelli ho cercato i campi, ho fatto ogni cosa ed oggi vengo trattato in questo modo. Non lo concepisco. In questi due mesi il sottoscritto, con la collaborazione di Felicio Ferraro, ha fatto il Savoia. Sono stato impegnato in prima persona a convincere i giocatori. Calcisticamente hanno tanto da imparare. Da oggi se ne accorgerà cosa significa fare calco in una piazza vera, qui non si possono fare tarantelle. Come persona lo reputo serio ma il Savoia per lui è troppo”.
RISPETTO PER TORRE – L’ex tecnico ci tiene a sottolineare che i suoi strali sono ben determinati e non si rivolgono a tutti.
“Così come accuso esplicitamente i soci napoletani, allo stesso modo non finirò mai di ringraziare la cordata torrese per il rispetto avuto nei confronti del sottoscritto. Un grazie speciale anche ai tifosi con i quali si è instaurato un immediato feeling. Sono stati tantissimi i messaggi di stima che ho ricevuto da loro. Un giorno tornerò a Torre per allenare il Savoia, di questo ne sono certo. A dire il vero se domani mattina restassero solo i torresi tornerei subito”.
L’AFFETTO DEI GIOCATORI – Masecchia evidenzia un passaggio molto significativo.
“Questa notte alcuni giocatori che ho portato personalmente al Savoia e mi riferisco a Polverino, Guadagnuolo, Mattioli, Esposito e Toscano (tutti già tesserati con i bianchi eccezion fatta che Mattioli ndr) sono stati fino alle 3 a casa mia. Mi hanno espresso tutta la loro vicinanza ma gli ho detto di giocarsi la grande opportunità del Savoia. Non me la sono sentita di chiedere loro di lasciare, non sarebbe stato giusto ma di certo mi hanno dimostrato di essere uomini ancor prima che calciatori. Questa è stata una mia grande vittoria che nessuno potrà togliermi”.
(Redazione)
