ULTIMISSIME. Rebus formazione per Papagni Il tecnico di Bisceglie dovrebbe confermare il 4-3-3 delle ultime esibizioni ma non si escludono cambi di modulo. A Benevento almeno 600 torresi, scongiurato il rischio pioggia

http://www.solosavoia.it/2015/01/24/ultimissime-rebus-formazione-per-papagni/

formazione_benevento-savoiaBenevento-Savoia, il derby più bello. Non c’è alcun dubbio: quello tra torresi e sanniti è il match più atteso, voluto, vissuto tra le tifoserie delle due città. Torre Annunziata e Benevento sono divise da 95 km ma unite da tutto il resto. Dalla stagione 2000/2001 (5-4 per il Benevento) le due squadre non incrociano i propri destini sul terreno di gioco, eppure torresi e sanniti hanno continuato a frequentarsi, stimarsi, rispettarsi, condividere emozioni e sensazioni. Un esempio, un modello dell’immenso cuore ultras che dovrebbe far riflettere i tanti ‘Soloni’ che vivono solo di dietrologie e superficialità quando si parla del tifo.

LA FRATELLANZA – Oggi sarà riconfermata la fratellanza delle due tifoserie. Alle 14 fuori dal ‘Ciro Vigorito’ si ritroveranno i sostenitori di entrambe le squadre per vivere insieme l’immediata vigilia del match. Da Torre dovrebbero arrivare in 600 circa. Ieri sera la vendita si è conclusa con 383 tagliandi staccati, oggi proseguirà fino alle 15 anche se c’è da attendersi un fetta di tifo ospite nella Curva Sud del Benevento, in un tripudio di colori bianchi e giallorossi che farà vivere momenti di pura emozione sugli spalti. Di certo il coro più ‘gettonato’ sarà quello comune ‘TORRE ANNUNZIATA & BENEVENTO’ proprio a voler rimarcare che l’unità delle due tifoserie va al di là del campo, coinvolge due intere comunità cittadine. Spettacolo d’altri tempi che renderà gli spalti del ‘Vigorito’ una vera e propria bolgia, a dispetto del clima ‘freddino’ sul terreno di gioco con i 12° previsti per le 17 (orario d’inizio del match). Non c’è rischio di pioggia sul manto in erba naturale dello stadio edificato dal ‘mitico’ presidente dell’Ascoli, il compianto Costantino Rozzi.

PAPAGNI MEDITA VENDETTA- Aldo Papagni è un Signore con a ‘S’ maiuscola. Il tecnico non si è fatto certo prendere da una giustificata verve polemica nei confronti della dirigenza beneventana, rea di averlo esonerato nella stagione 2008/09 in maniera improvvisa. Nella nostra intervista dello speciale curato con gli amici di Beneventofree.it, l’attuale guida dei bianchi ha voluto evitare di spiegare le ragioni del suo allontanamento dopo sette risultati utili consecutivi ed una classifica importante. In realtà tutti sanno cosa accadde allora. In squadra c’era un ‘Vigorito’ e Papagni lo tenne fuori dalla formazione titolare. La cosa non piacque al patron e l’esonero fu presto fatto. L’allenatore è poi tornato da avversario altre due volte. Nella stagione 2009/10 con l’Andria, nel 2012/13 col Sorrento. In entrambi i casi è uscito sconfitto dal ‘Vigorito’. Non ci andiamo lontani se immaginiamo che oggi Papagni stia meditando la sua ‘vendetta’ calcistica, pronto a sferrare uno scherzetto alla corazzata di Brini.

LE SCELTE – Veniamo alla parte più difficile, quella delle scelte. Papagni ha talmente mischiato le carte che probabilmente neanche i giocatori ci hanno capito un granchè. Nella rifinitura di ieri pomeriggio, aperta ai tifosi, il tecnico ha provato tre diversi schemi, dal 4-4-2 si è passati al 3-4-3 per chiudere con il 4-3-3. Un vero e proprio rompicapo di pretattica acuito dai 21 convocati (compreso 3 portieri) a rendere ancora più complicato il rebus architettato dal tecnico di Bisceglie. Nonostante la sua aria ‘sbarazzina’, Papagni è uno che prepara le gare nei minimi dettagli. Di certo non gli sarà sfuggito che il Benevento ‘vince’ le sue partite nei primi tempi (ha totalizzato 46 punti, tanti quanti quelli attuali), evidenziando un vistoso calo nella ripresa (26 punti). Per questo non si esclude che il Savoia tenti di sorprendere l’avversario per non farsi schiacciare all’inizio con una partenza a razzo. Noi siamo dell’idea che verrà confermato il 4-3-3 delle precedenti esibizioni, magari con qualche nuovo interprete, anche se non escludiamo il 3-4-3. I dubbi minori sono in attacco con il trio Partipilo-D’Appolonia-Scarpa. Cipriani si è allenato poco in settimana e dovrebbe iniziare dalla panchina. In mediana dovrebbero essere riconfermati Saric e Gargiulo, ballottaggio tra Mercadante (60%) e Giordani (40%), mentre in difesa potrebbe esordire Riccio al fianco di Sirigu (Checcucci non convocato per problemi fisici al pari di Rinaldi). Sulle fasce ci dovrebbero essere Cremaschi e Verruschi. Qualora dovesse essere proposto il centrocampo a quattro, Cremaschi passerebbe in mediana, Pizzutelli (50%) e Gargiulo (50%) andrebbero in ballottaggio.

LE FORMAZIONI – Passiamo alle probabili formazioni. Il Savoia dovrebbe schierare il 4-3-3 con Gragnaniello tra i pali; retroguardia con Cremaschi (dx) e Verruschi sulle fasce, al centro Riccio-Sirigu. In mediana Saric centrale, ai lati Gargiulo (dx) e Mercadante (sx); in attacco Partipilo (dx) e capitan Scarpa (sx) supporteranno l’inedita punta centrale D’Appolonia. Per quanto concerne il Benevento, Brini dovrebbe opporre il 4-4-2 con D’Agostino e Melara che partiranno dalla panchina. Davanti a Pane difesa a 4 con Padella (dx) e Pezzi (sx) sugli out, Luciano-Scognamiglio in mezzo; a centrocampo Alfageme (dx) e Campagnacci (sx) opereranno da laterali, Agyei-Vitiello coppia centrale; in avanti Marotta ed Eusepi 17 gol in due. Dirigerà il derby il signor Carlo Amoroso di Paola. Ad assisterlo Federico Granci di Città di Castello ed Emanuele Mariani di Perugia.

Benevento e Savoia, tocca a voi. Onorate la storia, onorate il gemellaggio.

 (Redazione)





Lascia un commento

I NOSTRI PARTNERS