ECCO PAPAGNI. “Faremo qualcosa di importante” Presentazione del nuovo tecnico del Savoia. L’attaccante Balestrieri nel mirino di Carruezzo. La prossima settimana interverrà il presidente Manca in conferenza

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“Sono convinto che faremo qualcosa di importante”. Queste le ultime parole che Aldo Papagni (nella foto) pronunciate nella conferenza stampa di presentazione. I giornalisti presenti si guardano tra loro perché una frase così ‘positiva’ e di buon auspicio non si ascoltava da tempo nell’ambiente Savoia. Troppe, tante le preoccupazioni di questi mesi. Papagni nella sua semplicità è riuscito a restituire, in una frase, la fiducia per il futuro, una bella iniezione di ottimismo di cui si sentiva davvero il bisogno. Un punto a favore dell’allenatore scelto da Eupremio Carruezzo su espresso mandato del presidente Manca.

RITORNO AL SORRISO – Papagni arriva in un’affollata sala stampa accompagnato dal responsabile dell’Area Comunicazione Rodolfo Nastro che annuncia, per la prossima settimana, una conferenza del presidente Manca, accompagnato dalle nuove figure dell’organigramma dirigenziale (Carruezzo, Russo, il nuovo team manager ed il segretario generale).

Tocca poi al mister, il suo sorriso è contagioso, mette di buonumore.

“Io non sono qui per fare proclami, cercherò di rendere possibile la salvezza. Le cose impossibili sono solo di competenza del Signore. Il mio primo obiettivo sarà quello di restituire il sorriso all’intero ambiente. Il problema è mentale e la depressione non aiuta nessuno. Bisogna tirare fuori tutte le energie positive e guardare avanti. Basta aver paura, è un sentimento che ruba energie”.

Papagni ha avuto una lunga esperienza nel mondo della scuola come insegnante di sostegno. Porta con sé un bagaglio di conoscenze pedagogiche che potranno rivelarsi utili sulla psiche degli atleti.

Interessante un riferimento.

“Mi viene in mente una frase del ‘Diario di Anna Frank’ che recitava: dove non c’è sorriso c’è un campo di concentramento”.

Parole forti che subito fanno capire quale sia l’entusiasmo col quale Papagni ha accettato l’incarico.

VOGLIA DI SAVOIA – Il nuovo tecnico ringrazia il Sorrento.

“Mi sento di ringraziare la società costiera che mi ha cercato ma quando è arrivata la chiamata del Savoia non ho esitato. Questa è una piazza alla quale non si può dare una risposta negativa. Sono davvero entusiasta di aver accettato”.

Cosa l’ha convinta?

Persone serie, concrete e specialmente la progettualità. Non a caso mi avevano proposto un contratto con l’opzione per il prossimo campionato a salvezza raggiunta, ho rifiutato. Ho firmato fino a fine stagione, poi resterò volentieri per fare cose importanti”.

Papagni ha già visto il Savoia in due occasioni, probabilmente le migliori del campionato.

“Ho assistito alle gare contro Aversa e Barletta. Il Savoia mi aveva fatto una buona impressione, adesso vederlo così è davvero un peccato. Abbiamo l’obbligo di tirarci fuori. Chiedo ai tifosi di starci vicini perché abbiamo bisogno di loro”.

TRA MODULO E MERCATO – Papagni ha difficoltà a parlare di schemi e giocatori. Ha conosciuto il gruppo appena stamattina.

“Siamo pochi intimi, in 12 più i tre portieri. Il mio lavoro è dedicato tutto a loro. Non so se prima di Melfi arriverà qualche rinforzo, altrimenti preparerò la partita con chi ho a disposizione”.

Sul mercato.

“E’ ovvio che la società interverrà quanto prima. Sono in continuo contatto con loro nell’individuazione degli uomini (l’attaccante Balistreri, attualmente alla Torres ma lo scorso anno con lui al Taranto, potrebbe essere il primo colpo ndr). Solo dopo si parlerà di moduli ed assetti specifici”.

Papagni già conosce alcuni giocatori.

“Ho allenato Di Piazza a Benevento, Corsetti e Di Nunzio a Sorrento. Conosco Scarpa da avversario”.

DA CARBONE A DIAMANTE – I precedenti da ‘insegnante’ si vedono anche nella metafora più significativa della conferenza.

A proposito del gruppo da ricostruire, Papagni afferma.

Il Savoia in questo momento è come il carbone, una materiale estremamente fragile perché il carbonio che vi è presente non è compatto. Il mio obiettivo è quello di trasferire lo stesso elemento nel diamante che è il materiale più duro che esista, perché voglio compattezza ed unità d’intenti da parte di tutti. Queste sono le prime parole che ho detto ai ragazzi nello spogliatoio. Il campo viene dopo”.

Al termine della conferenza un gruppo di tifosi ha atteso Papagni nel Piazzale dello stadio. Il tecnico ha scambiato quattro chiacchiere così come aveva fatto stamattina. A lui piace stare tra la gente probabilmente questa potrebbe essere la vera svolta.

DI NUNZIO – Questa mattina all’esterno dello stadio si è verificato un episodio poco edificante. Il difensore del Savoia Di Nunzio, che vuole lasciare Torre Annunziata, ha accusato fortemente Tony Carruezzo reo di non avergli ancora concesso il via libera. E ci mancherebbe! A quanto pare l’ex Stabia non solo si è già accordato con il Cosenza che gli offre un ingaggio maggiore ma vorrebbe anche tutto quanto gli spetta prima di lasciare i bianchi.

(Alfonso Caracciolo)





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