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SAVOIA-PAGANESE. Le interviste Ugolotti: "Oggi ho visto l'aspetto negativo della squadra". Sottil: "La classifica ci permette di giocare con serenità". Gallo ai tifosi: "Bisogna avere pazienza"

SAVOIA-PAGANESE. Le interviste

09-11-2014 – Le emozioni mancate per tutta la gara si condensano alla fine con il faccia a faccia tra squadra e tifosi. I protagonisti evitano di parlarne e così ci si indirizza a raccontare l’andamento del match.

UGOLOTTIIl tecnico dei bianchi analizza la sua seconda gara dopo l’esordio ‘personale’ di Catanzaro.

“E’ stata indubbiamente una partita diversa da quella di lunedì sera. Purtroppo qualcuno sente troppo la pressione di giocare in casa. Abbiamo fatto fatica nel primo tempo, nella ripresa abbiamo alzato il baricentro ma creato troppo poco”.

Il Savoia ha bisogno di una ‘cura’ speciale per guarire dal mal di vittoria.

“C’è molto da lavorare. Se siamo quelli di Catanzaro possiamo salvarci, se invece giochiamo come oggi c’è da sudare. Bisogna intervenire sotto tutti gli aspetti. Oggi ho visto l’aspetto negativo di questa squadra. Se dopo dodici partite siamo ad otto punti è evidente che c’è qualcosa che non va. A gennaio valuteremo la posizione in classifica e decideremo su cosa intervenire”.

L’analisi continua sulla gara.

“Non siamo stati pazienti. Queste sono gare equilibrate che possono essere decise da un episodio. Per noi c’è stata la traversa di Sevieri, loro hanno approfittato in pieno di un nostro errore su angolo ed hanno vinto”.

GALLOIn sala stampa arriva Salvatore Gallo (nella foto). Lui è uno che non si tira mai indietro davanti alle difficoltà.

La prima domanda riguarda l’episodio delle maglie gettate a terra a fine partita.

“Ero lontano, stavo discutendo con alcuni tifosi, non ho visto cosa è successo”.

Il giudizio sull’incontro.

“Tanta amarezza. Abbiamo avuto buone occasioni mentre la Paganese con un cross ha vinto la partita”.

Cosa dire ai tifosi in un momento così delicato.

“Devono stare tranquilli. Sono convinto che ci salveremo. Porto l’esempio della mia ex squadra, il Chievo. Ogni anno si salva nelle ultime tre gare. Tutti noi siamo consapevoli che ci sarà da lottare ma sono certo che ne usciremo. La contestazione è giusta, ci sta, da tifoso farei lo stesso ma da giocatore guardo in positivo”.

SOTTILE’ il momento dei vincitori. Il primo a presentarsi davanti ai giornalisti è il tecnico Sottil.

“Ho accettato questo progetto per la serietà della società ma soprattutto per la qualità della rosa. Ho creduto da subito che questa squadra potesse risollevarsi rapidamente e migliorare la classifica. Oggi abbiamo centrato un importante successo contro una diretta concorrente alla salvezza. Finalmente non siamo più discontinui nel gioco. Dobbiamo migliorare ma la classifica adesso ci permette di stare più tranquilli”.

La riflessione si sposta sulla partita.

“Nel primo tempo abbiamo commesso errori tecnici concedendo al Savoia spazio e campo. Nella ripresa ci siamo disposti meglio. Sono contento per il gol di Girardi, un ragazzo eccezionale che nonostante trovi poco spazio si fa trovare sempre pronto”.

Il pareggio sarebbe stato più giusto?

“Non credo. Il Savoia al di la della traversa non ha fatto nulla. Abbiamo rischiato pochissimo. Siamo venuti qui per fare risultato e siamo stati premiati”.

GIRARDI – Molto più ‘onesta’ l’analisi del match winner.

“Abbiamo vinto senza mai superare la metà campo. Non mi nascondo che alla prima vera occasione abbiamo fatto gol”.

Sulla sua realizzazione.

“E’ stata una liberazione. Sapevo che prima o poi il gol sarebbe arrivato. Ora ci aspettano due gare proibitive (Salernitana e Benevento ndr) che giocheremo con la giusta serenità”.

(Giovanni Caracciolo)





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