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IL FOGGIA. Squadra in salute I rossoneri di De Zerbi imbattuti da quattro turni. Cavallaro: “Il Savoia giocherà con gli uomini dietro la palla ma noi vogliamo sfruttare il turno casalingo”

IL FOGGIA. Squadra in salute

16-10-2014 – La nona giornata è alle porte. Per il Savoia la seconda trasferta consecutiva dopo quella di Salerno. Si va a Foggia, prossimo AVVERSARIO DI TURNO, per una sfida che ha il sapore di antichi scontri iniziati quasi un secolo fa. Scopriamo i ‘satanelli’.

I NUMERI10 punti in classifica (in realtà sarebbero 11 ma è da considerare un punto di penalizzazione), imbattuto da quattro turni, il Foggia è tra le squadre più in forma di queste ultime giornate. 2 vittorie, 5 pareggi ed una sola sconfitta a Benevento (2-0). 10 le reti realizzate, 9 quelle subite. La compagine di mister De Zerbi ex Napoli (assistito da Giuseppe Brescia), è partita con l’obiettivo di una tranquilla salvezza, senza passare per la lotteria dei play-out. Finora la missione è pienamente raggiunta. Il modulo del Foggia è il 4-3-3… e come potrebbe essere diversamente nella ‘terra’ di Zeman.

I PRECEDENTI (a Cura di Giuseppe Lucibelli) – Soltanto in otto campionati le due squadre si sono incrociate in quasi novanta anni, a partire dalla prima sfida, datata 23 ottobre 1927, giocata a Torre Annunziata, per la quinta giornata del Campionato di Prima Divisione (una sorta di serie B attuale). Nella gara di ritorno, il 18 dicembre 1927, il Foggia vince la partita senza giocarla (2-0 a tavolino per assenza del Savoia). Con un salto di cinque anni arriviamo al Campionato di Prima Divisione (stavolta assimilabile all’attuale Lega Pro per la riforma dei campionati operata dalla FIGC). Alla sesta giornata, il 27 novembre 1932, il Savoia rende visita al Foggia e soccombe con il più classico dei risultati (2-0). Le reti sono realizzate da Labate (26’) e Montanari (73’). A fine campionato il Foggia è promosso in serie B.

In serie C il Savoia ritorna a Foggia il 12 marzo 1939 e coglie l’unica vittoria in terra dauna. Un gol di Michelino Giraud, meglio noto come Giraud II, è sufficiente per portare a casa una vittoria importante ai fini della classifica e del morale.

Si sale in serie B per trovare la quarta sfida con i satanelli pugliesi. Alla quarta giornata, il 13 ottobre 1946, la Torrese viene matata dal goleador Bratta che realizza una doppietta e vanifica il pareggio conseguito da Rudy Compiani, figlio dell’indimenticato allenatore Dario.  Il Foggia, però, a fine stagione retrocederà in serie C, dove si ritrovano i due sodalizi meridionali il 5 dicembre 1948, undicesima giornata del Campionato. Al gol iniziale di Spaduzzi (4’) risponde Calleri (75’) per il primo pareggio conquistato dal Savoia (Torrese, all’epoca). Due pesanti sconfitte si registrano negli ultimi campionati di serie C di inizio anni ‘50. Il 2 aprile 1950 la Torrese subisce un netto 3 a 0, una doppietta di Geraci (18’ e 49’ su rig.) e il tris di Sbardellini regolano una formazione, guidata dal tecnico Tofani, svogliata e senza mordente. L’anno successivo si registra la sconfitta più umiliante. Un perentorio 5-0 mortifica i ragazzi di Rico Colombari, destinati ad un’amara retrocessione in Promozione, con appena nove punti conquistati durante l’intero campionato. Vantaggio di Di Fonte (26’), tripletta di Niccoli (29’,44’ e 79’), gol di Silvestri (33’).

Dopo quasi 50 anni le due squadre si ritrovano in serie C1. Stagione 1998-‘99, quella della storica promozione del Savoia in serie B. All’ultima giornata i bianchi rendono visita al Foggia, impelagato nella zona play out.  Il 16 maggio 1999 finisce 0-0. Savoia nella griglia play off e Foggia alla lotteria dei play out. Savoia promosso in B e Foggia retrocesso in C2. Da sottolineare la difficoltà realizzativa del Savoia sul campo del Foggia. In otto partite ha realizzato solo 3 gol. Da allora non ci sono stati incroci. Ognuna per la sua strada, costellata da alti e bassi. Dopo 15 anni arriva la sfida n. 17. Porterà fortuna o sfortuna?

L’AVVERSARIO – Giovanni Cavallaro da Palermo nasce calcisticamente alla Nissa ma la vera consacrazione la ottiene a Nocera Inferiore dove resta per cinque stagioni e ottiene ben tre promozioni consecutive. Sabato scorso a Ischia una sua doppietta ha consentito ai satanelli di espugnare il Mazzella e ritrovare il feeling con la vittoria che mancava da ben sei turni. Per lui, l’obiettivo è abbattere il record di segnature (15) ottenuto lo scorso anno, sempre con la maglia rossonera.   

Cavallaro, tre stagioni trionfali a Nocera ma manca l\’esordio in cadetteria. Perchè?

Nella Nocerina non avevo intesa con l’allenatore. Probabilmente le responsabilità sono tutte mie. Comunque, è inutile piangere sul latte versato, ora penso a fare benissimo con il Foggia e spero di togliermi qualche soddisfazione a fine anno”.

La scorsa stagione 15 reti in 29 partite, quest’anno siamo già a quota 3. E’ il modulo che ti favorisce o una naturale predisposizione a farti trovare al posto giusto?

“Rispetto alla passata stagione gioco in una posizione simile. Nel 3-4-3 avevo i due esterni larghi mentre ora con il 4-3-3 mi devo muovere anche con le mezzali. Mister De Zerbi ha una mentalità simile a Padalino. La palla arriva tra le linee o larga e mi permette di fare le mie giocate preferite”.

Il Foggia stenta in casa con le compagini meno accreditate. Dov’è il problema?

“Quando una squadra gioca alzando barricate davanti alla difesa è inevitabile avere pochi spazi. Se non fai gol subito con il passare dei minuti cresce il nervosismo e aumentano gli errori. È difficile affrontare squadre che “non” giocano in questo modo, ma questa non è una scusa. Preferisco giocare contro squadre tipo il Catanzaro che accetta il confronto e ti fa giocare in maniera aperta”.

10 punti in classifica dopo 8 turni. Va bene così?

Non sono soddisfatto dei 10 punti raccolti finora, avremmo meritato qualcosa in più anche degli 11 punti “reali” che abbiamo conquistato sul campo (il Foggia è stato penalizzato di un punto, ndr). Devo ammettere però che molte delle squadre che ci precedono sono organizzate per stravincere. In ogni caso, le somme si tirano a maggio”.

Dove può arrivare questa squadra?

Questo Foggia affronterà tutte le partite per vincere. Sappiamo cosa fare in campo e questo alla lunga pagherà rispetto a molte avversarie che si limitano a giocare con palla lunga e pedalare. Per nostra fortuna e capacità riusciamo a concretizzare quello che il mister ci chiede durante gli allenamenti”.

Domani incontrerete una squadra bisognosa di punti. Che partita sarà la vostra e che Savoia vi attendete?

Dobbiamo assolutamente sfruttare il doppio turno casalingo. Vincendo ambedue le partite potremmo arrivare attorno alla quinta, sesta posizione. Sappiamo che il Savoia verrà qui a giocare tutti dietro la palla, chiudendo gli spazi e cercando ripartenze e contropiedi. Troverà un Foggia agguerrito e che non si risparmia. Sabato a fine gara vogliamo portare la vittoria a casa con sacrificio, compattezza e voglia”.

Si ringrazia per la collaborazione Armando Borrelli di www.calciofoggia.it

(Matteo Potenzieri)





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