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Irriconoscibili! Terzo pareggio consecutivo per il Savoia di Lazic: finisce 1 a 1 contro il Noicattaro al 'Giraud'

Irriconoscibili!30-10-2005 – Savoia-Noicattaro doveva rappresentare il ritorno alla vittoria per i bianchi di Lazic per alimentare le speranze di avvicinarsi alla vetta. Invece arriva il terzo pareggio consecutivo e la testa della classifica diventa ormai irragiungibile.
Al Giraud, davanti a circa 1500 spettatori, Lazic opta per un insolito 4-3-3, facendo esordire dal primo minuto il neo-acquisto Di Corcia: Ioime fra i pali; quartetto di difesa formato da Vitiello, Carbonaro, Savino e Parisi, quest’ultimo sostituito dopo pochi minuti da Martino per infortunio; a centrocampo Carrato, Cerrato e Vitagliano; in attaccao Mazzeo, Verolino e Di Corcia.
Il Savoia parte subito bene, e macina gioco per la prima parte di gara. Al 10′ Vitiello lancia Verolino sulla destra che crossa, Cerrato prova una bellissima sforbiciata ciccando la sfera, Carrato recupera palla e lascia partire un bolide dal limite che chiama Moschetto ad un mezzo miracolo, salvandosi in angolo. Sugli sviluppi del corner, Landi tocca palla con mano in aria e l’arbitro assegna il penalty ai padroni di casa. Dal dischetto Mazzeo realizza, l’arbitro fa ripetere e Mazzeo sigla nuovamente il vantaggio: 1 a 0.
Al 22′ Vitagliano crossa al centro sugli sviluppi di un calcio di punizione, Mazzeo di testa non inquadra la porta. Al 29′ la prima azione per il Noicattaro. Sugli sviluppi di un angolo Costanza al volo manda alto. Al 35′ De Falco viene atterrato in aria da Martino: l’arbitro assegna il secondo rigore della partita che Loseto non sbaglia: 1 a 1.
Questa l’ultima emozione del primo temmpo. Il Savoia sembra accusare il colpo e nella ripresa non riesce a prendere in mano le redini
del gioco. Gli ospiti si chiudono bene e i bianchi rare volte si affacciano dalle parti di Moschetto. Al 24′ Mazzeo recupera palla in aria su errore della difesa e serve Vitagliano. Il tiro dell’ala torrese viene ribattuto dalla difesa, la palla carambola a Verolino che da ottima posizione calcia fuori. Al 30′ triangolo fra Mazzeo e Piscopo, con il tiro di quest’ultimo alto sulla traversa. Al 43′ ultima emozione del match. Vitagliano su punizione serve Majella in aria: l’attaccante torrese dall’altezza del dischetto sfiora di un niente la traversa. Dopo 5 min di recupero termina la gara. Il Savoia esce fra gli assordanti fischi dello stadio e la dura contestazione degli ultras che non hanno perdonato l’ennesima figuraccia rimediata. Domenica intanto, c’è la difficile trasferta di Brindisi.

Le interviste:

Maiellaro (all. Noicattaro): Sapevamo che incontravamo un ambiente caldo e quindi siamo stati più accorti. Non si è giocato molto ma si è lottato tanto. Pari e patta e tutti a casa.
Il Savoia è partito bene ed è andato subito in gol. Noi abbiamo avuto una piccola reazione riuscendo a pareggiare. Siamo lassù in classifica e cerchiamo di rimanerci il più possibile, poi più in la vedremo quale potrà essere il nostro obiettivo.

Carrato: Ce l’abbiamo messa tutta. Nel primo tempo abbiamo giocato benino, nel secondo tempo abbiamo giocato a strazi. La fortuna non ci aiuta, e anche gli arbitri ci si mettono contro.
In questi momenti è difficile trovare la forza per reagire. Non riusciamo a capire cosa non gira. Con il centrocampo a tre abbiamo iniziato bene, poi ci siamo trovati in difficoltà, anche perchè gli attaccanti non venivano in contro e noi non riuscivamo a ripiegare.
Io ci credo sempre come anche tutti gli altri compagni. Domenica a Brindisi sarà ancora più dura. Noi giocheremo per vincere, perchè un punto non serve a niente.
I tifosi ci hanno incitato fino alla fine e i fischi al termine della gara sono giusti.

Lazic: La storia continua. Nel primo tempo abbiamo giocato un calcio accettabile, nel secondo tempo siamo scomparsi. Giusti i fischi dei tifosi e la contestazione: chiediamo scusa alla tifoseria.
Forse questa è la peggiore partita da quando sto al Savoia.
Ho inserito anche 5 attaccanti, ma nulla di fatto. Per mezz’ora col tridente abbiamo giocato bene, poi ci siamo smarriti. Non ci sono scusanti.
I ragazzi si impegnano, forse abbiamo dei limiti o abbiamo paura di vincere.
La foga di vincere ci ha fatto scomporre, ci ha portato confusione.
Nel secondo tempo non siamo riusciti a mantenere gli stessi livelli del primo.
Ai ragazzi non possiamo dire niente, si impegnano al massimo, ma dobbiamo essere più squadra.(di Giovanni Caracciolo)





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