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Arriva la prima vittoria stagionale Battuto il Terzigno dei giovani torresi. Tifosi ancora in contestazione nonostante il successo

Arriva la prima vittoria stagionale02-10-2005 – Al Giraud, davanti a circa 1.500 spettatori, il Savoia coglie il primo successo stagionale, battendo 2-1 il Terzino, imbottito di giovani torresi. Eppure non è stato tutto così facile. Nel primo tempo si è visto un Savoia spettacolare, veloce, pimpante, che è riuscito a creare palle gol limpidissime non trasformate in gol di un niente, con uno strepitoso Piscopo in evidenzia. Nel secondo tempo, invece, gli uomini di Lazic sono calati, forse per le troppe interruzioni di gioco e per i cambi forzati, subendo alcuni attacchi del Terzino.
Il Savoia scendeva in campo, senza gli indisponibili Manco, Granozi, Vitagliano, col 4-4-2: tra i pali Iomie; linea difensiva formata da Baylon, Parisi, Savino, Martino; a centrocampo Carbonaro, Piscopo , Cerrato e Carrato; duo d’attacco costituito da Mazzeo e Verolino.
Al 4’ Savoia subito in vantaggio: Piscopo vola sulla destra e crossa basso; la palla arriva a Carbonaro che tira, Allocca respinge e Verolino ben appostato insacca l’1 a 0.
Un minuto dopo ancora Savoia pericoloso, ma il tiro a volo di Mazzeo viene bloccato da Allocca.
Al 16’ bella azione dei bianchi: Carrato lancia Carbonaro che aggancia e serve l’ accorrente Savino; sul cross del difensore tornese doc si avventa di testa Mazzeo, la difesa rossonera respinge, e Carbonaro da ottima posizione non riesce a coordinarsi al meglio per battere a rete. Al 23’ stupenda azione del Savoia: cross di Mazzeo, torre di Majella e bellissima girata a volo di Cerrato che sfiora di un niente il palo con Allocca immobile.
Al 27’ la prima azione ospite. Baratto entra in aria ma colpisce l’esterno della rete.
Al 29’ viene concesso un rigore dubbio al Terzino per atterramento di Venditto. Dal dischetto Baratto non sbaglia: 1 a 1.
Il Savoia accusa il colpo ma reagisce. Al 47’ Carrato lancia Majella solo in aria: l’attaccante davanti al portiere ha la più facile delle occasioni, ma si lascia bloccare il tiro.
Neanche un minuto dopo, e Piscopo dopo aver evitato tre avversari in dribling, si presenta davanti all’estremo difensore rossonero: il suo tiro respinto da Allocca, carambola sui piedi di Majella prima di finire incredibilmente fuori.
Termina così il primo tempo, sul risultato di pareggio, ma col pubblico che comunque applaude per il bel gioco visto.
Nel secondo tempo la gara cala di tono. Le troppe interruzioni di gioco, e i due cambi forzati (Verolino e Martino out per infortunio), ma anche la bravura degli avversari schierati bene in campo, non permettono al Savoia di ripetere lo spumeggiante gioco del primo tempo. Anzi sono proprio gli ospiti ad andare vicini al gol, due volte con Venditto, e con Baratto che al 25’ mette il brividi al Giraud colpendo il palo di testa. Al 29’ su un affondo di Baylon dalla destra, la palla arriva a Carbonaro che da posizione defilata spara sull’esterno della rete. Al 38’ l’episodio che decide il match. Manzi atterra Mazzeo in aria, e l’arbitro concede la massima punizione ai bianchi. Dal dischetto Mazzeo non sbaglia: 2 a 1. Tirano un respiro di sollievo i tifosi oplontini, che comunque chiedono di più. A fine gara, i cori della curva sud “2 a 1 contro il Terzino” e “Meritiamo di più”, accompagnano i bianchi negli spogliatoi. Domenica prossima, intanto, c’è la non facile trasferta contro i rivali storici del Matera.

Le interviste:

Agovino (all. Terzigno): Tanta amarezza. Nel primo tempo il Savoia ha strameritato, nel secondo il Terzigno meritava la vittoria. Sono nervosissimo. Abbiamo colpito un palo, Venditto ha colpito l’esterno della rete da buona posizione… I torresi del Terzigno hanno avuto timore, insicurezza, hanno subito l’emozione di giocare nella loro città. Quindi è come se avessimo giocato in sette. Il Savoia non ha bisogno di regali: il rigore non c’era, anche il guardalinee mi ha detto che non l’avrebbe mai dato. Si sono adottare due pesi e due misure, sul mani si Savino in aria e su Mazzeo in occasione del rigore per il Savoia. Non voglio fare la vittima. Gli arbitri in questa categoria non sono in mala fede, sono scarsi. Il pareggio sarebbe stato meritato, anche mister Lazic ha sottolineato che abbiamo giocato un bel calcio. Questi sono tre punti persi, buttati al vento.

Parisi: Contavano solo i tre punti. Per il resto siamo lontani dalla squadra che deve vincere il campionato. Abbiamo migliorato il gioco, ma si commettono ancora errori di categoria. Se nel primo tempo avessimo fatto 3-4 gol, non avessimo rubato niente, invece abbiamo sofferto per tutta la partita. Ancora non ci siamo, dobbiamo lavorare e migliorare.
Il dover vincere a tutti i costi ha creato timore. Speriamo che questa vittoria tranquillizzi tutti.
Una cosa è giocare col Terzigno, e una cosa è giocare col Savoia: l’importanza della maglia si sente. Il calo del secondo tempo credo sia dovuto ad un fatto mentale: la partita diventa difficile quando ci blocchiamo mentalmente.

Lazic: Nel primo tempo abbiamo sbagliato 10 gol, si sa che poi si finisce per soffrire. Nel secondo tempo abbiamo giocato si e no 10 min. Il Terzigno mi ha sorpreso in positivo.
Per noi era importante vincere. Sono contento del primo tempo visto oggi, meno per il secondo, dove non abbiamo giocato bene, anche per le troppe interruzioni di gioco.
Resta comunque un primo tempo da incorniciare. Majella deve ancora imparare a giocare spalle alla porta. Se lo recuperiamo al 100% sarà utilissimo, lasciamolo lavorare, diamogli tempo. Nel primo tempo abbiamo visto il vero calcio: gioco sulle fasce, gli attaccanti venivano in contro, e sovrapposizioni dei difensori. Nel secondo tempo questo si è visto di meno anche per i cambi forzati che ho dovuto operare.
L’innesto di Mercurio mi ha dato ragione. Lui ha toccato palla nell’azione del rigore.

Cerrato: L’importante era vincere, per essere più tranquilli e portare una ventata di entusiasmo in città. Nel primo tempo abbiamo speso tantissimo. Sono tornato nel ruolo di centrale, un ruolo che preferisco. Dedico personalmente la vittoria a De Blasio e Granozi.(di Giovanni Caracciolo)





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